La comunicazione inizio lavori rientra fra quei documenti di cui devi tenere conto secondo le disposizioni dell’articolo 6 del Testo Unico dell’Edilizia che è stato reso disponibile attraverso la legge 73 del 2010.
Infatti è proprio attraverso questa norma che è stato introdotto questo strumento semplificato di dichiarazione inizio lavori.
Ma in che cosa consiste esattamente la comunicazione inizio lavori?
Sicuramente avrai sentito dire anche di CIL-comunicazione inizio lavori.
Ti sei mai chiesto che cosa significhi esattamente?
Devi sapere esattamente che cosa dicono le norme, perché, quando devi occuparti di effettuare dei lavori al tuo immobile, sono obbligatorie una comunicazione inizio lavori per la manutenzione ordinaria e una comunicazione inizio lavori per la manutenzione straordinaria.
Forse avrai sentito parlare anche di comunicazione inizio lavori asseverata.
Abbiamo preparato per te una guida specifica che ti vuole dare tutte le informazioni che ti possono essere utili a questo riguardo in riferimento alla comunicazione di inizio lavori.
Andiamo subito a vedere!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Com’era la situazione prima del 2010 e com’è adesso
Fino al 2010, quando si dovevano fare degli interventi edilizi, si utilizzava la DIA, che significa denuncia di inizio attività.
L’elemento caratteristico di questa normativa era quello del silenzio assenso.
Si doveva aspettare 30 giorni e dopo si potevano iniziare i lavori, se non si riceveva alcuna comunicazione.
Adesso, dopo l’introduzione della legge 73 del 2010, la DIA è sostituita dalla comunicazione inizio lavori, che è indicata dalla sigla CIL, e dalla comunicazione inizio lavori SCIA, che significa segnalazione certificata inizio attività.
Quest’ultima deve essere presentata obbligatoriamente per quelle attività economiche che sono soggette ad una verifica dei requisiti.
La comunicazione inizio lavori per un condominio o per un immobile privato va presentata per vari tipi di interventi edilizi, quelli che rientrano nella cosiddetta attività di edilizia libera, quindi sia la manutenzione ordinaria che la manutenzione straordinaria, oltre che alla ristrutturazione e alla nuova costruzione.
Ecco perché si parla anche di comunicazione inizio lavori con permesso di costruire.
Quali tipi di comunicazione fare
La scelta per la comunicazione inizio lavori può essere articolata in tre modi:
- lettera in carta semplice;
- comunicazione di inizio lavori;
- comunicazione di inizio lavori asseverata.
La lettera in carta semplice può essere utilizzata per le situazioni in cui i lavori rientrano nella manutenzione ordinaria.
È una comunicazione mediante una lettera che si fa per la propria tutela, specificando la data e i tipi di lavori che si vogliono realizzare.
La comunicazione di inizio lavori in maniera formale, invece, si fa per alcuni interventi in particolare, per le opere dirette a soddisfare esigenze contingenti e temporanee e che poi possono essere rimosse, per le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni a cui fa riferimento l’urbanistica comunale, per l’installazione di pannelli solari, per le aree ludiche senza fini di lucro e per introdurre elementi di arredo nelle aree delle pertinenze degli edifici.
Comunicazione di inizio lavori asseverata
La comunicazione inizio lavori asseverata si presenta per la manutenzione straordinaria (QUI ti spieghiamo quali sono i lavori di manutenzione straordinaria e quali sono le detrazioni previste: ti basteranno 2 MINUTI!) che comunque non preveda interventi strutturali.
Questo tipo di documento, oltre che la comunicazione stessa, è accompagnato da una relazione rilasciata da un tecnico abilitato e da elaborati grafici che si riferiscono al progetto da realizzare.
Il tecnico deve dichiarare di non avere rapporti di dipendenza con l’impresa che realizza i lavori e neppure con il committente.
Inoltre deve specificare che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici comunali e ai regolamenti edilizi.
Il modulo per la comunicazione
Come deve essere strutturato un modulo di comunicazione inizio lavori?
È molto importante sapere anche questo dettaglio, perché la mancata comunicazione di inizio lavori o una sua formulazione sbagliata possono comportare delle conseguenze per chi non si attiene alla normativa, vedendosi negati i permessi.
Puoi trovare il modulo facendo riferimento ai siti dei vari Comuni.
Anche per i piccoli Comuni comunque di solito viene messo a disposizione un apposito modello che puoi scaricare dal sito, per effettuare la comunicazione inizio lavori in DOC.
Come compilare il modulo per la comunicazione di inizio lavori
Ma vediamo come deve essere compilato.
- È molto importante che tu inserisca i tuoi dati anagrafici, quindi il nome, il cognome, il codice fiscale e l’indirizzo.
- Poi devi inserire anche una dichiarazione che riguarda i dati identificativi dell’immobile, quindi i dati catastali e il Comune di riferimento, e una dichiarazione che riguarda anche la titolarità dell’intervento.
- Devi indicare la data di inizio e quella della fine dei lavori e devi descrivere le opere che vuoi realizzare.
- Specifica anche la localizzazione dell’intervento, con relativi indirizzo e dati catastali.
- Indica qual è l’impresa esecutrice dei lavori e a quali norme fai riferimento per il rispetto degli obblighi in termini di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
- Fai riferimento alla normativa sulla privacy.
- Specifica anche i soggetti coinvolti negli interventi, quindi eventuali altri titolari e i tecnici incaricati.
La comunicazione all’Asl
Abbiamo fatto riferimento, anche parlando del modulo della comunicazione inizio lavori, degli obblighi che riguardano la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Da questo punto di vista ti devi ricordare anche di coinvolgere l’Asl di appartenenza.
Infatti devi rendere anche una comunicazione all’Asl di inizio lavori.
Si tratta di una notifica preliminare di comunicazione inizio lavori all’Asl che è uno degli adempimenti molto importanti in edilizia.
Lo stabilisce l’articolo 99 del Testo Unico, che prescrive che prima dell’inizio dei lavori sia inviata una comunicazione anche all’Azienda Sanitaria Locale.
La legge di riferimento in questo caso è il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il decreto legislativo 81 del 2008.
La comunicazione all’Asl deve essere effettuata da parte del committente dei lavori oppure del responsabile degli interventi.
Quest’ultimo è un soggetto che può essere incaricato dal committente.
Si tratta di un ruolo facoltativo e in alcuni casi può coincidere anche con il direttore dei lavori.
La tutela della salute e della sicurezza è un aspetto davvero significativo, perché si devono conoscere bene tutte le norme per non incorrere in eventuali conseguenze.
La notifica all’Asl deve indicare i cantieri in cui è prevista la presenza di più di un’impresa, anche quando le due imprese non lavorano contemporaneamente.
Oppure deve indicare la presenza di una sola impresa, ma con una durata presunta dei lavori superiore a 200 uomini o giorni.
In questi due casi bisogna nominare anche un coordinatore per la progettazione, un ingegnere, un architetto o un geometra che abbiano l’abilitazione per svolgere questo ruolo.
Inoltre la notifica all’Asl può essere obbligatoria anche in un secondo momento, se si vogliono realizzare delle varianti in corso d’opera che fanno scattare l’obbligo della comunicazione.