Il Governo ha intenzione di inserire in un prossimo decreto una misura che ha l’obiettivo di rilanciare l’edilizia.
Si tratta della possibilità di raddoppiare le detrazioni per l’ecobonus e per il sisma bonus e di lasciare ai cittadini anche l’opportunità di una mancia fiscale del 10%.
L’esecutivo punta anche sulla crescita sostenibile, per rilanciare l’economia nel senso del rispetto dell’ambiente.
Ecco perché ha previsto delle detrazioni ingenti anche per quanto riguarda l’opportunità di ricorrere sempre di più al fotovoltaico.
Sono state queste le intenzioni annunciate dal sottosegretario di Stato Riccardo Fraccaro, che si dimostra molto ottimista in questo senso facendo notare come l’investimento iniziale da parte dell’esecutivo potrebbe portare molti vantaggi di carattere economico, senza spese eccessive, perché gli effetti che la manovra innescherebbe permetterebbero di ammortizzare tutti i costi.
Che cosa prevede la norma cosiddetta 110%
Una delle novità più importanti che dovrebbe entrare in vigore con una norma di prossima emanazione consiste in un aumento delle aliquote di detrazione fino al 110%.
Nello specifico questa opportunità di sgravi fiscali sarà disponibile per tutti coloro che vogliono apportare degli interventi di ristrutturazione con l’obiettivo della riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici.
Le anticipazioni rendono evidente come ci sarà un aumento delle quote detraibili per l’ecobonus che dovrebbe arrivare al 65% e per gli interventi antisismici che dovrebbero arrivare al 50%.
Tutto questo dovrebbe partire da luglio e dovrebbe andare avanti per 18 mesi, arrivando appunto complessivamente ad una percentuale del 110%.
Questa percentuale dovrebbe valere anche per la riqualificazione energetica, per il restauro delle facciate e per l’installazione di impianti solari per la produzione di energia elettrica.
Ci sarebbero anche degli incentivi che sarebbero disponibili, oltre che per le persone fisiche che operano al di fuori di attività di impresa, anche per i condomini e per gli istituti autonomi delle case popolari, secondo quanto si può leggere nella bozza del decreto che sarebbe in preparazione.
La possibilità di cedere il bonus fiscale
Ma la novità riguarda anche l’opportunità sul fatto che il credito sarà cedibile anche a terze persone.
Il tutto potrebbe realizzarsi con uno sconto del 100%, per esempio, nel caso in cui il committente dei lavori decida di cedere il bonus all’impresa che esegue i lavori.
L’impresa poi potrebbe recuperare il credito d’imposta in cinque anni facendo riferimento alle tasse che deve pagare.
Chi fa i lavori potrà cedere il credito fiscale anche ad una società assicurativa.
In questo caso avrà un’agevolazione del 90%, per poter utilizzare la somma per instaurare una polizza sui rischi di calamità.
Un 90% che è sicuramente molto superiore all’attuale percentuale prevista del 19%.
Un’altra possibilità, sempre per ciò che riguarda la cessione del bonus fiscale, consiste nel fatto che chi commissiona i lavori o l’impresa costruttrice possono cedere la detrazione anche alle banche o ad altri intermediari, in modo che il settore dell’edilizia acquisisca liquidità immediata.
Tutto ciò dovrebbe mettere nelle condizioni di creare un mercato di crediti fiscali per coprire il costo dei lavori.
Infatti il sottosegretario Fraccaro ha spiegato a questo proposito che l’applicazione di questo meccanismo può portare ad avere anche un aumento di lavoro per le imprese.
Gli effetti, secondo le intenzioni del Governo, si dovrebbero notare anche per quanto riguarda l’ecosostenibilità e la dinamicità dei creditori, con un risultato complessivo che dovrebbe portare alla ripresa economica del Paese e ad una ripresa anche per quanto riguarda il PIL.
Si potrà contare, inoltre, secondo ciò che ha detto Fraccaro, sulla sostenibilità ambientale per contrastare i cambiamenti climatici e per superare al meglio gli effetti di crisi determinati dal diffondersi dell’epidemia di coronavirus, che sta vivendo anche il nostro Paese, con delle ripercussioni da non sottovalutare a livello economico.