L’andamento dei mutui in Italia si caratterizza per alcune peculiarità, che sono emerse soprattutto nel corso del 2021 o degli ultimi anni in generale.
Kìron ha realizzato uno studio che riguarda direttamente i mutui che sono stati sottoscritti fra il 2020 e il 2021.
Attraverso un apposito confronto sono emersi degli elementi molto interessanti.
I dati sono oggetto di interesse, perché ci fanno comprendere meglio non soltanto quali sono le motivazioni che spingono i nostri connazionali più a richiedere un finanziamento, ma sono rilevanti anche perché ci indicano quali sono le tipologie di tasso più significative e ci fanno riflettere su qual è la durata dei mutui a livello nazionale in media, oltre ad informarci sugli importi maggiormente erogati.
Ma andiamo più nei dettagli.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Quali sono gli obiettivi del finanziamento
Il 92,6% del totale delle richieste, come emerge dall’indagine, ha avuto come principale scopo della richiesta di un finanziamento l’acquisto della prima casa.
C’è anche chi fa ricorso ad un mutuo per ottenere una maggiore liquidità, soprattutto per far fronte a garanzie patrimoniali.
Lo 0,5% degli intervistati richiede il mutuo per ristrutturare la propria abitazione.
Soltanto il 2,2% è rappresentato dagli italiani che richiedono un finanziamento per acquistare la seconda casa.
Facendo il confronto fra il 2021 e il 2020, si nota una crescita pari al 4% per l’acquisto della prima casa.
I tipi di tassi più richiesti
Prendiamo in considerazione anche gli indici di riferimento, che mettono in evidenza la presenza di tassi che hanno raggiunto dei valori minimi a livello storico.
Quindi lo spread medio è più conveniente rispetto agli anni passati.
È anche per questo che molti italiani scelgono di richiedere un finanziamento.
In questo periodo il 91,3% delle richieste è stato rivolto soprattutto a mutui a tasso fisso.
Il 6,6% degli intervistati nell’ambito dell’indagine in questione ha rivelato di aver scelto un prodotto a tasso variabile.
I mutui a tasso fisso sono cresciuti del 4,6% rispetto al 2020.
La durata del finanziamento
In media a livello nazionale un mutuo ha la durata di 25,2 anni.
Anche in questo senso notiamo una crescita, perché nel 2021 la durata media si attestava intorno ai 24,8 anni.
Possiamo rintracciare dei dati molto precisi che indicano come la maggioranza dei finanziamenti (43,8%) abbia una durata compresa tra i 26 e i 30 anni.
C’è anche la categoria degna di attenzione dei prestiti ipotecari, che hanno spesso una durata inferiore ai 10 anni, ma rappresentano soltanto lo 0,1% del totale.
Gli importi erogati con il mutuo
Dati molto interessanti dall’indagine di Kìron anche per quanto riguarda gli importi medi erogati nel nostro Paese, quando una persona decide di accendere un mutuo.
Ci sono delle differenze da mettere in evidenza, facendo il confronto tra il 2021 e il 2020.
Nel 2020 in media l’importo dei mutui erogati è stato di 114.100 euro.
Nel 2021 gli importi sono cresciuti, arrivando a 115.600 euro mediamente sul territorio nazionale.
Notiamo che la percentuale più alta (41,3%) è costituita da un importo che appartiene alla fascia compresa tra 50.000 e 100.000 euro.
Il 35,4% invece è riuscito ad ottenere un finanziamento che va da 100.000 euro a 150.000 euro.
Il 12,6% riguarda la fascia immediatamente successiva, ovvero quella compresa tra 150.000 euro e 200.000 euro.
Quindi possiamo dire che la suddivisione appare più sbilanciata a vantaggio di importi di media o di bassa consistenza.
Infatti soltanto il 6,4% è la percentuale dei mutui che arrivano a superare i 200.000 euro.
Una situazione che emerge con molta chiarezza e che ci fa comprendere l’andamento dei mutui nel nostro Paese in riferimento alle esigenze degli italiani, sempre più orientati nelle richieste che appaiono essere soddisfacenti e in linea con soprattutto la volontà di fare investimenti in ambito immobiliare, considerando l’investimento nel mattone una delle priorità da non sottovalutare anche per le generazioni nuove che si affacciano al mercato.
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