Importanti novità per i contribuenti di Ascoli che dovranno adattarsi allo slittamento delle scadenze sulla Tari voluti dall’amministrazione comunale. In gran parte d’Italia, in questi giorni, si stanno completando le operazione di invio e ricezione dei bollettini per il pagamento della tassa sui rifiuti.
Per quanto concerne Ascoli sono stati segnalati ritardi in questo tipo di operazione, che si sarebbero dovuti concludere entro il 30 aprile scorso, che però risultava essere anche la data ultima per il pagamento.
Ecco che l’amministrazione comunale di Ascoli ha deciso di venire incontro alle esigenze dei cittadini e dei contribuenti prorogando la data di scadenza fissata per il 14 maggio. I vertici della cittadina hanno specificato che per ulteriori chiarimenti o informazioni resta a disposizione dei residenti l’Ufficio Tributi e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Ascoli.
Tari 2018: ecco le scadenze
In generale la scadenza Tari può essere determinata dal comune di riferimento, essendo un’imposta comunale. Anche se in generale ci sono alcune date di riferimento per tutta Italia.
Nella gran parte delle città della penisola la scadenze della Tari è prevista: per quanto riguarda la prima rata riguardante il periodo da gennaio ad aprile è fissata per il 31 maggio, passando al periodo tra maggio ed agosto la scadenza della Tari è fissata al 31 luglio e l’ultima tra settembre e dicembre la scadenza della Tari da pagare entro e non oltre il 30 novembre.
La Tari come la maggior parte delle imposte prevede alcuni casi di esenzione. Sono comprensibilmente esenti dal pagamento della tassa sui rifiuti i locali e le aree inutilizzabili, poiché non possono produrre rifiuti.
Per rientrare in questa particolare categoria è necessario che l’inutilizzabilità sia verificabile oggettivamente. Questo può avvenire se l’immobile in questione non è dotato di collegamenti alla rete elettrica, idrica e fognaria. Si è esentati dalla Tari se la casa o il locale risulti inagibile o inabitabile. Nel caso in cui il locale sia attrezzato con allacciamenti di vario tipo è tassabile, anche se di fatto è inutilizzato anche solo per parte dell’anno.