Il mercato immobiliare degli affitti in Italia continua a crescere. Ma chi sottoscrivi i contratti di locazione? Per rispondere a questa domanda l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha condotto una ricerca sui contratti di locazione stipulati attraverso le agenzie Tecnocasa e Tecnorete nel 2017 sul territorio nazionale.
I risultati di tale ricerca evidenzia che nella maggioranza dei casi si opta per l’affitto come scelta abitativa con il 56,8%, il 37,2% del campione per motivi di lavoro e il 6,0% per motivi di studio. Rispetto al 2016 si registra un leggero aumento della percentuale di coloro che affittano per motivi legati al lavoro, si passa infatti dal 35,5% all’attuale 37,2%.
Mercato immobiliare affitti: ecco chi sottoscrive i contratti
Stando ai dati forniti dall’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa, relativi al mercato immobiliare degli affitti in Italia, il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a canone libero da 4 anni più 4 che si attesta intorno al 55,8%, da segnalare però un aumento delle percentuali nelle stipule di contratti a canone concordato e a carattere transitorio, aspetto quest’ultimo che si spiega con l’aumento della percentuale di contratti stipulati per motivi di lavoro e studio.
Nel 2017 i contratti a canone concordato si attestano al 27,3% con una crescita abbastanza importante, infatti nel 2016 erano al 24,8% mentre i contratti a carattere transitorio si attestano al 16,9% con una crescita meno sensibile, infatti nel 2016 erano al 13,7%.
Passiamo ora all’analisi della tipologia di abitazione maggiormente richieste nel mercato immobiliare delle locazioni. Il taglio più affittato è il bilocale che si attesta intorno al 40,1%, seguito dal trilocale con il 35% delle preferenze. Anche nel 2016 le scelte degli inquilini si erano concentrate su bilocali e trilocali.
Infine l’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa ha analizzato la situazione sentimentale e soprattutto l’interesse della famiglie per il mercato immobiliare degli affitti. La maggior parte degli inquilini sono single circa il 41,9%, seguono le coppie che si attestano intorno al 35% e infine le coppie con figli che si fermano al 23,1%.
