Troppi rifiuti in strada? la Tari costa la metà. E’ questo quanto accaduto ad alcuni cittadini romani, che hanno visto riconoscersi dalla Commissione tributaria provinciale di Roma un dimezzamento della Tari perché lo smaltimento rifiuti davanti casa sua era del tutto inidoneo e irregolare.
Una battaglia legale che è andata avanti per diverso tempo. Come raccontato dal sito del giornale “Il Sole 24 ore” già a partire dal 2012 un cittadino aveva segnalato con telefonate e lettere di diffida accompagnate da fotografie di quanto avveniva davanti alla sua abitazione. In particolare aveva fatto notare ai soggetti competenti di aver subito un grave disservizio sia per la mancata raccolta dell’imondizi» sia per la posizione con cui erano stati collocati i cassonetti nelle immediate vicinanze della propria abitazione e in dettaglio davanti alla propria finestra, creando un’inevitabile situazione di carenza igienico-ambientale.
La stessa persona nel 2017 presenta ricorso inserendo tra gli allegati tutte le fotografie scattate per dimostrare qual era la situazione davanti alla sua casa. Nell’impugnare l’invito al pagamento della Tari per il 2015, il diretto interessato chiede che gli venga riconosciuto il dimezzamento del 50% dell’importo dovuto.
La Commissione tributaria di Roma ha avuto bisogno di alcuni mesi per esaminare il caso, riconoscendo il disservizio di cui è stato vittima e che consente, a detta dei giudici, una riduzione della tariffa dovuta al 50%. Si tratta di un precedente importante. Il problema rifiuti a Roma ha riempito pagine di giornali e della vicenda hanno parlato anche i principali telegiornali nazionali. Va da sè che ci si può attendere una serie di ricorsi che potrebbero portare ad una riduzione del pagamento della Tari di molti utenti romani.