Comprare casa nelle Marche può risultare conveniente, visti i prezzi decisamente più contenuti rispetto ad altre regioni italiane. Le compravendite qui sono in aumento rispetto agli anni precedenti.
A darne notizia l’osservatorio Omi dell’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato le analisi relative all’andamento del mercato immobiliare residenziale per tutte le regioni italiane, prendendo in considerazioni il numero di compravendite, il prezzo delle abitazioni ecc.
Comprare casa Marche: ecco quanto costa
Le elaborazioni dei dati del mercato immobiliare delle abitazioni relativi al 2017, hanno prodotto delle analisi, consentendo di illustrare, nelle statistiche della regione Marche, composizione e dinamiche del mercato residenziale.
Il capoluogo costituisce da solo una macroarea. Le analisi del mercato immobiliare residenziale condotte sui dati relativi al 2016 indicavano e confermavano una ignificativa ripresa degli scambi. Il numero di compravendite nel corso del 2016 indicavano una crescita superiore al 19%, rafforzando un trend positivo iniziato nel 2014.
Per quanto concerne le dimensioni medie delle abitazioni compravendute nel corso del 2017 nei comuni capoluogo di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, con le eccezioni del capoluogo Ancona e Pesaro, risultano leggermente inferiori rispetto all’anno precedente.
La maggior parte degli immobili compravenduti sono relativi alle classi dimensionali delle abitazioni da 50 metri quadri a 85 metri quadri. Con la stasi delle transazioni, le quotazioni medie subiscono una variazione negativa dei valori del 3% circa in ambito regionale, in buona sostanza comprare casa nelle Marche costano meno che in passato.
Analizzando la serie storica delle quotazioni dopo la crescita protratta fino al 2008 ed il successivo periodo di
stabilità, dal 2011 la tendenza è stata costantemente in diminuzione. Si nota la distribuzione dei valori medi più elevati lungo la fascia costiera mentre l’entroterra fino alle zone più montane presenta quotazioni inferiori alla media
nazionale.
In seguito agli eventi sismici che hanno interessato molti comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria a partire da agosto 2016, la rilevazione delle quotazioni nei comuni compresi all’interno del cratere sismico è stata interrotta a partire dal II semestre 2016. Ai fini statistici, pertanto, la quotazione relativa all’anno 2017 è riferita all’ultima quotazione disponibile. Solo per una parte dei comuni della provincia di Ascoli Piceno, compresi nel cratere, è stato possibile riprendere la rilevazione delle quotazioni.