Il mercato immobiliare italiano è decisamente in ripresa dopo i lunghi e difficili anni della crisi. Le compravendite sono i ripresa mentre i prezzi in gran parte delle città italiane sono ancora lontani dai livelli pre-crisi.
Per quanto concerne i giovani preferiscono l’affitto piuttosto che l’acquisto di una casa. Questo accade perchè così si può cambiare più spesso abitazione per rispondere alle esigenze dinamiche dei ragazzi. L’altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è il difficile accesso al credito dei più giovani.
Mercato immobiliare italiano
I millennials, ovvero i giovani nati tra il 1980 e il 2000 che rappresentano l’ultima generazione del ventesimo secolo, sono la categoria che preferisce l’affitto all’acquisto dell’abitazione. Le loro preferenze immobiliari sono state oggetto di indagine da parte di RE/MAX Italia, che ha analizzato acquisti e locazioni nella fascia di età tra i 25 e i 38 anni durante il primo quadrimestre del 2018.
Il primo dato interessante per quanto concerne il mercato immobiliare italiano i giovani rappresentano il 33,7% delle richieste totali: di queste, la quota maggiore arriva dalle donne, il 53,7% del campione di acquirenti, nel 66,2% dei casi alla ricerca di un trilocale.
Il 47,5% degli acquisti prevede un investimento di circa 150 mila euro, una somma di cui si dispone nel 70% dei casi grazie a un mutuo immobiliare, che va a coprire l’80% dell’importo della casa. Secondo il report, viene data priorità all’acquisto di un immobile ristrutturato nel 48,3% e ben posizionato rispetto a mezzi di trasporto e ai servizi nel 33,8% dei casi.
Per quanto riguarda la locazione, la quota dei millennials che la scelgono è superiore a quella rilevata per l’acquisto: rappresenta infatti il 35,6% rispetto alla totalità degli utenti che ha deciso di andare in affitto nei primi 4 mesi dell’anno. Il locatario-tipo vuole spendere in media sui 500 euro al mese, ed è in particolare una donna nel 54,8% dei casi che vuole abitare in un trilocale 51% arredato 49,6% e ben posizionato rispetto ai mezzi di trasporto e ai servizi 31,1%.