In questa guida potrai trovare tutte le informazioni fondamentali sul contratto di sublocazione.
INIZIAMO!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Che cos’è Il contratto di sublocazione
- Contratto di sublocazione: come funziona
- Quando il proprietario può opporsi alla sublocazione
- Lettera Richiesta di Sublocazione
- Qual è la durata della sublocazione
- Contratto di sublocazione: registrazione
- Il subaffitto è vantaggioso soprattutto per l’inquilino
- Sublocazione parziale e sublocazione totale: vantaggi e svantaggi
- Contratto di sublocazione commerciale
- Contratto di sublocazione commerciale modello
- La guida sul subaffitto
Che cos’è Il contratto di sublocazione
Partiamo dall’inizio indicando che cosa significa esattamente la sublocazione.
Si parla di sublocazione quando l’inquilino di una casa presa in affitto la cede in affitto ossia la subaffitta ad un’altra persona.
Il contratto di affitto che regola la sublocazione si chiama contratto di sublocazione.
Il conduttore può decidere di optare per la:
- Sublocazione totale (interessa l’intero immobile)
- Sublocazione parziale (interessa parte dell’immobile per esempio una stanza)
In entrambi i casi deve avere l’esplicito consenso da parte del proprietario.
Contratto di sublocazione: come funziona
I contratti di subaffitto sono regolamentati dall’articolo 1594 del Codice Civile.
In particolare questo articolo stabilisce che la sublocazione deve essere autorizzata dal locatore, però se ne deve fare un uso consentito dalla legge.
Se il locatore già dall’inizio vuole dichiararsi contrario al subaffitto, deve mettersi d’accordo con gli inquilino e gli accordi contrari al subaffitto devono essere specificati in maniera chiara sul contratto di locazione.
Quando il proprietario può opporsi alla sublocazione
Il proprietario dell’immobile può opporsi alla sublocazione se l’inquilino non comunica le condizioni in base alle quali viene subaffittata la casa o se il nuovo contratto di sublocazione prevede un cambiamento nella destinazione dei locali.
Inoltre dobbiamo tenere presente che la sublocazione e la cessione del contratto di locazione principale sono davvero collegate tra di loro.
Non può esistere il subaffitto, se per un motivo o per un altro viene a cessare il contratto di locazione principale stabilito tra il proprietario dell’immobile e l’inquilino principale.
A volte è proprio il subaffitto che può portare alla cessione del contratto principale.
Si tratta di situazioni in cui il conduttore non rispetta la mancata autorizzazione da parte del proprietario e quando l’inquilino principale non comunica le condizioni di sublocazione.
In tutti questi casi per il locatore è possibile procedere alla risoluzione del contratto principale e quindi viene meno anche il contratto di sublocazione.
Lettera Richiesta di Sublocazione
Comunicare la sublocazione o il subaffitto è dunque fondamentale. Non farlo potrebbe rivelarsi una mancanza fatale.
E’ fondamentale farlo in maniera corretta. Pertanto ti proponiamo di visionare e scaricare il facsimile.
Qual è la durata della sublocazione
Per quanto riguarda la durata del contratto di subaffitto, bisogna ricordare che non ci sono termini minimi e nemmeno massimi.
Le parti possono stabilire la scadenza in base alle loro esigenze, comunicando comunque la durata al proprietario dell’immobile.
Naturalmente il contratto di sublocazione non può avere una durata superiore a quella del contratto di affitto principale.
Contratto di sublocazione: registrazione
La registrazione del contratto di sublocazione deve essere fatta presso l’Agenzia delle Entrate pagando l’imposta di registro del 2% sul canone.
Tale obbligo sussiste sia per la registrazione di un contratto di sublocazione commerciale che per un immobile adibito ad uso abitativo.
Il subaffitto è vantaggioso soprattutto per l’inquilino
Di solito il contratto di sublocazione può essere vantaggioso per l’inquilino.
Per esempio, nel caso in cui debba allontanarsi per un certo periodo di tempo dalla casa che ha preso in affitto, può subaffittarla per ricavarne un guadagno economico con il quale pagherà l’affitto al proprietario dell’immobile.
In questo modo può recuperare le spese per il canone di locazione, che comunque dovrebbe essere dato lo stesso anche in sua assenza al proprietario dell’appartamento.
Ma come funzionano in maniera dettagliata il contratto di sublocazione ad uso abitativo e il contratto di sublocazione ad uso commerciale?
In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni che ti servono per capire meglio cosa si intende e come funziona il “contratto subaffitto” o “contratto sublocazione”.
Vediamolo insieme, esaminando anche per il contratto di sublocazione il modello relativo e i rispettivi punti.
Sublocazione parziale e sublocazione totale: vantaggi e svantaggi
Con il contratto di sublocazione totale viene dato in subaffitto l’intero appartamento.
Il subconduttore paga il canone di sublocazione per abitare tutta la casa o tutto il locale commerciale che viene concesso in subaffitto.
L’inquilino comunque continuerà a pagare al padrone di casa il canone previsto dal contratto di affitto principale.
Può essere tutto ciò un vantaggio, come abbiamo specificato sopra, quando l’inquilino ha necessità di recuperare le spese in periodi di assenza dall’appartamento preso in affitto.
Il vantaggio principale consiste proprio nel fatto che il contratto di sublocazione permette di monetizzare tramite il subaffitto.
Visto che in ogni caso deve corrispondere al proprietario dell’immobile il canone di locazione, può ricavare i soldi di cui ha bisogno dal subaffitto.
È però da dire che il subaffitto può comportare anche alcuni rischi.
Se per esempio il subconduttore non tiene un comportamento adeguato e non rispetta l’accordo o provoca danni ai locali oppure non lascia libero l’appartamento alla scadenza del contratto, tutta la responsabilità ricade sul conduttore.
Anche il mancato pagamento del canone di subaffitto può comportare un danno per l’inquilino principale, che in questo modo non recupera le spese come sperava.
Anche nel momento in cui dovessero sorgere delle controversie fra il subconduttore e il proprietario della casa, la responsabilità spetta sempre all’affittuario.
Contratto di sublocazione commerciale
La sublocazione puòinteressare anche un immobile ad uso commerciale.
Prima di chiudere questa guida vogliamo fornirti informazioni dettagliate anche su questa tipologia di sublocazione.
Il contratto di sublocazione commerciale è regolato dall’articolo 1594 del Codice Civile.
La legge stabilisce che il locatario di un immobile ad uso commerciale ha la possibilità di subaffittare il locale.
Tuttavia deve però ricevere il consenso e l’autorizzazione da parte del proprietario.
Quest’ultimo deve essere informato, attraverso una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, sulla persona a cui il locale viene subaffittato.
Inoltre nella comunicazione devono essere specificate altre informazioni importanti, come la durata del contratto e i vani che sono stati affittati.
In questo modo il locatario principale può stipulare un contratto di subaffitto con il sublocatario.
Contratto di sublocazione commerciale modello
Gli elementi principali che compongono il contratto di sublocazione commerciale sono i seguenti:
- si indicano le generalità del sublocatore e del subconduttore
- deve essere indicata la registrazione del contratto
- il subconduttore sotto la propria responsabilità deve dichiarare che l’immobile si trova in buone condizioni.
- il sublocatore dovrà impegnarsi a restituire l’immobile nello stesso stato in cui gli è stato consegnato
La guida sul subaffitto
Se vuoi approfondire ulteriormente questo argomento e toglierti tutti i dubbi ti consigliamo di leggere questa guida informativa totalmente dedicata al subaffitto.
E’ importante essere ben informati su questo argomento che risulta molto delicato dal punto di vista legale.
Salve , tra tutti i fac-simile dei contratti manca quello contratto di locazione con clausola di sublocazione ad uso turistico. Si potrebbe avere?
Salve,
il modello del contratto con locazione turistica può trovarlo qui: https://www.likecasa.it/locazione-turistica/8853