Mercato immobiliare italiano: ecco le città dove si investe di più

Il mercato immobiliare italiano è in grande fermento dopo gli anni bui della crisi. Sono stati ben 13 i trimestri in cui sono state registrate crescita per quanto concerne le compravendite, anche se i prezzi sono ancora lontani dai valori antecedenti alla crisi. Questo è stato uno dei fattori che ha spinto, ovviamente, anche l’aumento delle transazioni immobiliari.

Il Sole 24 ore ha rielaborato i dati Omi su base comunale, così da misurare la vitalità del mercato nelle province e città metropolitane, in termini di transazioni ogni 10mila abitanti, oltre al trend dei rogiti registrato l’anno scorso.

Mercato immobiliare italiano: ecco le città dove si investe di più

Secondo i dati Omi, analizzati da “Il Sole 24 ore” le zone più attive e dinamiche del nostro paese sul mercato immobiliare sono senza ombra di dubbio il ponente ligure e la Valle d’Aosta, grazie alla domanda di seconde case e alla maggiore incidenza degli acquirenti non residenti.

Emerge anche la forza dei grandi centri del Nord, con Milano, Torino, Genova, Venezia e Bologna tutte nella top ten. Qui la vivacità delle trattative promette di accorciare i tempi di chiusura della stessa e conferma la presenza di una componente di investitori, attratti dalle maggiori prospettive di locazione e da una relativa liquidabilità del bene, in caso di necessità di disinvestire.

In buona sostanza si è notato che la vivacità immobiliare è direttamente proporzionale al grado di urbanizzazione della città. La geografia della variazione delle compravendite che fa registrare luci e ombre senza linee nette di demarcazione territoriali.

Il mercato immobiliare si è mostrato in affanno a Rieti dove c’è stato un calo delle transazioni del -7,3%, L’Aquila dove la diminuzione di compravendite è stata del -5,3%, Sondrio con un -5,3%, nelle province di Benevento e Isernia e in alcune aree dell’Italia centrale, come quelle marchigiane, con la sola eccezione di Ancona. Fanno da contraltare i dati relativi alla provincia di Lucca dove si è registrata una crescita delle transazioni del +15,5%, come per Trapani +11,5%, Vibo Valentia con un +10,9%, Bari che si attesta intorno al +10%, Enna +9,8% e Pistoia +9,2%.

 

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