Segnali di ripresa per il mercato immobiliare in Italia. Le compravendite e le transazioni sono in crescita negli ultimi mesi e le previsioni parlano di una continua crescita anche per il 2018.
In tal senso Assoimmobiliare ha presentato, ai margini del Mipim che si è tenuto nei giorni scorsi a Cannes, un vademecum per gli investimenti in Italia. Fornendo utili consigli a tutti coloro i quali intendono investire nel Bel Paese.
I consigli di Assoimmobiliare
Lo scopo del vademecum fornito da Assoimmobiliare è quello di dare ausilio in particolare gli investitori stranieri a comprendere le principali normative legate al mercato immobiliare italiano.
Il 2017 è stato un anno positivo su scala globale. La ripresa economica si è consolidata in Europa, anche se con differenti velocità tra paese e paese, mentre è continuato il processo di espansione dell’economia americana.
In Europa i Fondi immobiliari e i Reit, sottolinea Assoimmobiliare, rappresentano i veicoli più idonei a intercettare la domanda di servizi di gestione professionale da parte dei detentori di patrimoni immobiliari e accrescono, costantemente, l’importanza del proprio ruolo nel panorama dell’Asset management globale.
Nei principali Paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera), si stima che il 2017 si sia chiuso con un patrimonio
di oltre 550 miliardi di euro, in aumento di circa l’8 per cento rispetto all’anno precedente.
In questo contesto di ripresa, quindi, in cui si delineano opportunità per i sistemi più efficienti ed in grado di attrare capitali, da investire nel mercato immobiliare.
Nonostante ciò il mercato immobiliare in Italia stenta ancora a decollare a causa di diversi fattori tra cui la grave crisi finanziaria iniziata nel 2007, nonchè per per fattori strutturali, principalmente un mercato finanziario nazionale ancora poco sviluppato e scarsamente efficiente che tende a limitare l’afflusso di capitali al settore.
L’introduzioni di capitali esteri nel mercato immobiliare italiano rappresentano una risorsa importante per il nostro paese, per rilanciare definitivamente questo settore fondamentale dell’economia del Bel Paese.
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