Nello scorso mese di giugno la domanda dei mutui ha fatto registrare un’impennata verso l’alto in fatto di richieste di accesso al credito. Dopo 15 mesi caratterizzati dal segno meno che torna in termini positivi con un + 3,6%.
A rilevarlo è il Barometro CRIF, il Sistema di Informazioni Creditizie della Centrale Rischi Finanziaria che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie. La dinamica registrata durante il primo semestre resta però caratterizzata da una performance negativa, che l’indagine quantifica in un -4,4% rispetto agli stessi sei mesi del 2017.
Domanda mutui: ecco i dati relativi alle richieste di accesso al credito
Dopo il calo registrato a maggio, l’importo medio domandato dei mutui fa segnare un +0,9% e si attesta sui 126.094 euro. Quasi un terzo delle richieste, il 29,5%, è per un importo che va dai 100.000 ai 150.000 euro, seguito per il 26,2% dalle somme entro i 75.000 euro.
Nel confronto con le rilevazioni dello scorso anno si segnala un leggero spostamento verso classi di importo più elevato, riconducibile primariamente al ridimensionamento del peso delle surroghe, che per natura si caratterizzano per cifre più contenute rispetto ai nuovi prestiti.
Il 22,2% del campione rilevato richiede un mutuo per una durata dai 26 ai 30 anni, una percentuale che si ripete per il periodo 21-25 anni, mentre l’ammortamento più gettonato è quello tra i 16 e i 20 anni, con il 26% della domanda totale. Complessivamente oltre il 72% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni, mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso sempre meno significativo segnando lo 0,6%.
Il 34,6% dei futuri mutuatari ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, un intervallo che perde l’1,1% rispetto a un anno fa. Si rafforza invece la fascia più giovane 25-34 anni, in crescita dello 0,7% , mentre i 45-54enni occupano una percentuale del 24,1% del totale del campione. Ricordiamo che negli ultimi anni le banche hanno pensato ad alcune soluzioni per venire incontro ai giovani aspiranti mutuatari e lo stesso Stato è intervenuto con provvedimenti che favoriscono l’accesso al credito alle categorie più in difficoltà, come ad esempio il Fondo di Garanzia per la prima casa.