Il mercato immobiliare italiano è in evidente ripresa dopo i difficili anni della crisi, durante i quali l’intero settore era bloccato e le transazioni immobiliari erano ferme al palo.
Un ausilio importante, in molti case determinante, sono le tante agevolazioni messe a disposizioni dallo stato per acquistare la prima casa.
Stando a quanto riportato dal Rapporto Dati Statistici Notarili che prende in considerazione l’andamento del mercato immobiliare e dei mutui, oltre che degli atti di donazione e della costituzione di imprese, degli anni 2016 e 2017, considerando le transazioni eseguite appunto negli studi notarili in quel periodo, le transazioni immobiliari sono aumentate del 9,3%.
Mercato immobiliare: ecco i dati sulle compravendite
Per quanto riguarda il mercato immobiliare, è del 6,79% l’aumento delle transazioni registrate nel 2017: si tratta di circa 863 mila unità, rispetto alle 808 mila del 2016. Se si guarda il solo dato delle compravendite di abitazioni, l’aumento nel 2017 diventa addirittura del 9,3% annuo.
La maggior parte di compravendite immobiliari è convogliata verso il Nord con il 55,39% del totale, mentre il centro si attesta ad una quota del 18,23% quota molto vicina a quella del Sud e mentre per quanto concerne le isole ci si attesta intorno al 7,88%.
Passando all’analisi delle compravendite immobiliare regione per regione, la crescita maggiore, rispetto al 2016, è stata registrata in Molise con un +12,03%, seguita dalle Marche che si attesta intorno al +11,69%, poi la Sicilia con un +11,59, poi la Puglia con +11,32% e dietro la Campania con una crescita del 10,44%. Unica regione col segno meno è l’Abruzzo, dove le compravendite hanno avuto un calo del 4,56%.
Come detto in precedenza i valori positivi sul mercato immobiliare sono dovuti anche alle tante agevolazioni disponibili per l’acquisto di prima casa. Secondo quanto riportato dal Rapporto Dati Statistici Notarili su 553.654 compravendite nel 2017 infatti, per ben 310.880 è stata richiesta l’agevolazione prima casa, richiesta soprattutto da persone fra i 18 e i 35 anni quasi il 40% del totale.
