Il settore immobiliare in Svizzera è sempre stato uno dei più attivi e dinamici dell’intera economia rossocrociata.
Il mercato immobiliare svizzero rimane solido e sano, con rischi di surriscaldamento praticamente invariati: nel secondo trimestre l’indice di rischio Reri di MoneyPark si è attestato a 3,0 punti, 0,2 punti in più che nei tre mesi precedenti.
Il Real Estate Risk Index permane a un livello basso, commentano gli analisti di MoneyPark, società attiva nella consulenza e intermediazione ipotecaria, in un comunicato.
L’indice mostra che la situazione macroeconomica dell’economia svizzera è molto buona: l’ulteriore calo della disoccupazione, che ha ora raggiunto livelli molto bassi, nonché l’ottimismo dei responsabili degli acquisti lasciano prevedere un’evoluzione positiva della congiuntura nei prossimi mesi. Ne trae vantaggio anche il mercato immobiliare, poiché da un lato viene sostenuta la domanda e dall’altro si riducono i rischi.
Mercato immobiliare europeo: ecco i dati
La Svizzera è senza ombra di dubbio una delle nazioni maggiormente appetite per chi intende investire nel mercato immobiliare.
Prendendo come riferimento l’arco temporale dal 2010 al 2015 si registra una crescita di case in affitto in molti paesi europei. La crescita maggiore di richiesta di abitazioni in locazione si è avuta nel Regno Unito +21,6%, l’Irlanda +12,3% e la Danimarca +11,6%.
Si tratta di una tendenza generalizzata del mercato immobiliare non solo europeo ma mondiale. Su 30 paesi presi a campione in ben 21 paesi sono aumentate le case in affitto, tra i quali spiccano gli Stati Uniti con una variazione positiva del 9,3%, la Spagna +7,9% e la Germania +2,7%.
Fanno da contraltare i dati relativi alla Russia, dove anche grazie agli incentivi fiscali e ai movimenti sociali le case in affitto sono diminuite del 27,5% nello stesso periodo di riferimento. Diminuite le richieste anche in altri paesi come la Francia -5,5%, il Canada -4%, l’Italia -1% e il Giappone -0,9%.
