Il mercato immobiliare degli affitti brevi negli ultimi anni continuano a crescere, in particolare nelle grandi città. Ci sono diverse motivazioni che spiegano questo tipo di tendenza, perchè in questo modo gli studenti e i lavoratori possono cambiare casa più velocemente.
Mercato immobiliare affitti brevi
Stando ai dati forniti da un’indagine del Sole 24 Ore che hanno messo in evidenza che per quanto riguarda il mercato immobiliare degli affitti brevi la convenienza economica riguarda soprattutto le zone centrali, mentre nelle periferie è spesso avvantaggiato il proprietario che sceglie di locare con un contratto 4+4.
Per quanto riguarda il mercato immobiliare degli affitti brevi a Firenze c’è un rendimento netto di 325 euro al mese, contro i 523 euro di quella lunga, in riferimento al bilocale. Diverso il discorso per un appartamento di due camere all’interno della zona centrale Mura fiorentine, dove i rendimenti mensili sono rispettivamente di 1.818 e 521 euro al mese.
Passando all’analisi del mercato immobiliare degli affitti brevi a Milano i dati mostrano che i rendimenti per un quadrilocale arrivano a 2.880 euro al mese per il breve termine e 1.437 per il lungo, mentre un tipico bilocale del quartiere Fiera fa preferire al proprietario la stipula di contratto 4+4 rispetto a tante micro-locazioni inferiori ai 30 giorni, rispettivamente 673 e 501 euro.
L’affitto breve deve fare i conti con i maggiori costi, come le utenze, le commissioni al gestore e la tassa rifiuti. A rafforzarne però il successo, ci sono fattori come l’aumento della domanda turistica e il basso rischio locativo, che viene quasi azzerato rispetto ai contratti che coprono più annualità: per quest’ultimi, ricordiamo che nel 2014 il 50% dei locatori ha denunciato mensilità non pagate, con punte superiori al 60% a Napoli, Bari e Palermo.
