Comprare casa a Milano può richiedere un investimento molto importante ma col tempo potrebbe rivelarsi decisamente positivo. Il mercato immobiliare nel capoluogo lombardo è ormai uscito dalla crisi che ha attanagliato l’intero settore a partire dal 2008.
Nel primo semestre del 2018 i valori immobiliari di Milano sono aumentati del 3,8%. Anche le compravendite sono in ripresa come testimoniano gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, nel primo semestre del 2018 sono state 12.170 in aumento del 2,8% rispetto allo stesso semestre del 2017.
Comprare casa a Milano: ecco in quali zone conviene farlo
Stando ai dati forniti dall’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa comprare casa nella macroarea Fiera-San Siro, potrebbe risultare conveniente anche in considerazione dell’innalzamento dei valori immobiliari del 7,2%, anche se è necessario spendere in media 2 mila euro al metro quadro.
Altra macroarea ove è stato registrato un aumento dei valori è quella di Bovisa-Sempione con +4,6%. Qui a crescere sono i prezzi del quartiere di Sarpi-Canonica ma soprattutto quelli della zona di Sempione-piazza Firenze che, posizionata tra City Life e Porta Nuova dove i prezzi sono più alti.
Decisamente positivi nel mercato immobiliare milanese anche i valori fatti segnare nell’ area di Centrale-Gioia-Fulvio Testi che ha avuto una crescita delle compravendite del +4% e dove si registrano acquisti per investimenti da destinare ad affitti turistici nell’area immediatamente a ridosso della Stazione Centrale e in quella compresa tra Stazione Centrale e Fulvio Testi.
Nella macroarea di Navigli-Famagostai valori sono in aumento del 2,8%. Qui si registra il buon andamento della zona di via Ripamonti dove comprano sia prima casa sia investitori. Nella macroarea di Vercelli-Lorenteggio i prezzi sono in aumento del 4% in seguito al trend registrato in via Washington.
Come detto comprare casa a Milano può risultare un ottimo investimento anche perchè per i prossimi mesi ci si aspetta un aumento dei prezzi per il capoluogo lombardoche potrebbero chiudere tra +5% e +7% confermando quindi l’ottimo stato di salute del mercato immobiliare.