Gli affitti brevi stanno incontrando un momento molto favorevole grazie ai tanti viaggiatori che amano visitare nuovi posti alloggiando in case confortevoli.
L’affitto breve può rappresentare davvero un’ottima soluzione, per chi ha un appartamento che non viene abitato e che potrebbe essere sfruttato a proprio vantaggio.
Gli ultimi dati che riguardano gli affitti temporanei rivelano una tendenza in atto molto interessante, perché mettono in evidenza che il numero degli affitti brevi è in crescita, mentre la situazione appare più stabile per quanto riguarda gli affitti di tipo tradizionale.
In questa guida ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.
INIZIAMO!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Cosa sono gli affitti brevi
Vediamo innanzitutto che cosa si intende per affitti brevi secondo ciò che definisce il decreto legislativo 50 del 2017, la norma di riferimento per quanto riguarda questo tipo di locazioni.
Si tratta di affitti brevi di immobili ad uso abitativo, che non devono superare il periodo di 30 giorni, anche nel caso vengano previste le forniture di biancheria e di pulizia dei locali.
I contratti degli affitti brevi possono essere stipulati da persone fisiche, purché l’attività non rientri in una forma di impresa.
Possono avvalersi di intermediari immobiliari o di portali telematici, che mettono in contatto la domanda con l’offerta.
Chi può fare affitti brevi?
Per poter locare un immobile con la formula di affitti brevi bisogna essere proprietari dell’immobile in questione che a sua volta dovrà essere a uso abitativo e avere una durata massima di 30 giorni.
Le norme prescrivono inoltre che gli affitti brevi possono riguardare alcune categorie catastali in particolare, quelle che vanno dalla A1 all’A11, escludendo però la categoria catastale A10, che riguarda gli uffici e gli studi privati.
Gli affitti brevi interessano anche le relative pertinenze degli immobili, come le cantine, i soffitti, i box o i posti auto e le singole stanze dell’abitazione.
Affitti brevi: tasse
Per quanto riguarda le tasse da pagare, anche per ciò che concerne per esempio la casa vacanze la normativa fiscale, per gli affitti brevi si può scegliere la cedolare secca con aliquota al 21% oppure si può applicare il regime ordinario Irpef.
L’imposta sostitutiva viene applicata sull’importo intero del canone che viene indicato nel contratto.
Infatti il locatore può esercitare il regime agevolato per ogni contratto stipulato.
L’unico criterio che si deve tenere presente consiste nel fatto che quando si affittano singole parti dello stesso immobile, indipendentemente dai periodi coincidenti, se si esercita la cedolare secca per il primo contratto, poi si è vincolati anche nell’esercitarla per gli altri contratti.
Il versamento delle imposte va effettuato con il modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui viene effettuata la ritenuta.
Codice Identificativo affitti brevi
Il codice tributo da utilizzare per il modello F24 è 1919.
Anche nel caso di Airbnb o anche nel momento in cui ci si affida ad un servizio di intermediazione immobiliare, esiste l’obbligo di trasmettere i dati relativi al contratto di locazione per gli affitti brevi all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo.
L’Agenzia delle Entrate comunque ha specificato che questo obbligo non riguarda tutti gli intermediari, ma soltanto quelli che forniscono un supporto di tipo professionale o tecnico informatico, nel momento in cui la domanda e l’offerta concludono l’accordo.
Le ultime novità in tema fiscale
Alcune novità nel tema degli affitti brevi sono state introdotte con il cosiddetto Decreto Crescita del 2019.
Per esempio è prevista l’istituzione di una banca dati che riguarda tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati alle locazioni brevi.
L’obiettivo è quello di migliorare l’offerta, contrastando le forme di ospitalità che non vengono esercitate in maniera regolare.
Ogni struttura ricettiva deve essere identificata attraverso un codice che deve essere indicato in tutte le comunicazioni che riguardano le offerte.
Se non si applica il codice sono previste delle sanzioni pecuniarie, che vanno da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5.000 euro.
Sono previste anche delle forme per la comunicazione dei dati delle persone che usufruiscono dei servizi al Ministero dell’Interno e all’Agenzia delle Entrate, in modo da contrastare il pericolo dell’evasione fiscale.
Affitti brevi sono convenienti?
Possono essere una forma di locazione conveniente a patto che si tengano bene a mente due aspetti:
l’immobile dovrà trovarsi in una meta turistica di interesse di molti viaggiatori
l’annuncio dell’immobile destinato all’affitto breve dovrà sempre essere rinnovato e puntare sui reali punti di forza che diventano motivo di interesse di molti potenziali inquilini.