Bonus Prima Casa Due Volte: Ecco Quando è Possibile!

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Il bonus prima casa si può ottenere anche due volte.

Quando parliamo di bonus prima casa, facciamo riferimento alle agevolazioni fiscali che di solito sono previste sull’acquisto della prima abitazione.

Una sentenza della Cassazione ha stabilito che è possibile ottenere la possibilità per due volte, ma soltanto in alcuni casi specifici.

In genere ha diritto a degli sconti fiscali chi compra un immobile nel Comune in cui risiede e decide di utilizzarlo come prima casa.

Quindi l’acquirente non deve possedere altre abitazioni per cui già ha percepito il bonus.

Ci sono delle circostanze che, secondo la Corte di Cassazione, comunque sono da prevedere e che potrebbero dare diritto ad avere una seconda volta le agevolazioni.

Quali circostanze sono previste

Uno degli eventi che viene tenuto in considerazione e che permetterebbe di usufruire ancora una volta del bonus prima casa è quello in cui la prima abitazione, una volta ritenuta tale, non sia più idonea a risiedervi.

Per esempio può essere il caso di un immobile danneggiato da un terremoto.

In ogni caso non si fa riferimento soltanto a catastrofi di carattere naturale, perché vengono tenute in considerazione anche le sopravvenute esigenze.

Una casa non idonea potrebbe essere anche dovuta al fatto che una coppia ha dei figli e non può più vivere nella prima casa per mancanza di spazio.

Un’altra circostanza che si prospetta secondo la Cassazione è quella in cui viene acquistato un immobile confinante per allargare gli spazi domestici.

Per esempio può capitare che una persona compri un appartamento adiacente al proprio.

Mettiamo il caso che questo soggetto abbia già usufruito del bonus prima casa e adesso abbatte le pareti divisorie per creare un immobile unico accatastato come tale.

Dimostrando che ha ampliato l’abitazione principale, perché non ritenuta più idonea e sufficiente in termini di spazi, può di nuovo usufruire del bonus prima casa.

L’unica norma che deve essere rispettata è che l’immobile non deve essere di lusso e quindi non rientri nelle categorie catastali A1, A8 e A9.

Come funzionano le agevolazioni fiscali sulla prima casa

Ma a quanto corrisponde concretamente la possibilità di pagare di meno, usufruendo delle agevolazioni fiscali per la prima casa?

Innanzitutto per chi compra da una ditta costruttrice l’IVA scende dal 10% al 4%.

L’imposta ipotecaria e quella catastale vengono fissate in una misura pari a 200 euro ciascuna, invece di essere corrispondenti al 2% e all’1%.

Per chi compra da un privato l’imposta di registro passa dal 9% al 2%, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale vengono versate in misura fissa, che corrisponde a 50 euro ciascuna.

Le condizioni da rispettare

Ci sono comunque delle condizioni da rispettare per ottenere questi sconti fiscali.

È importante, infatti, che l’acquirente fissi la propria residenza nel Comune in cui si trovi l’immobile comprato.

Lo può fare entro 18 mesi dal rogito.

C’è anche un’alternativa, ovvero che l’immobile acquistato si trovi presso la sede del lavoro dell’acquirente.

L’acquirente non deve essere titolare di diritti di proprietà, di usufrutto e di uso abitazione di un’altra casa situata nel territorio del Comune in cui si trova lo stesso immobile acquistato.

Questo divieto va esteso anche a tutto il territorio nazionale.

Infatti nemmeno in un altro territorio al di fuori del Comune di residenza l’acquirente può avere un’altra abitazione acquistata con il bonus prima casa.

È importante rispettare anche la condizione che l’immobile acquistato con il bonus prima casa non venga ceduto, quindi né donato né venduto, prima di 5 anni.

Fa eccezione il caso in cui almeno entro un anno si acquisti un altro immobile da destinare a prima casa.

Se sussistono tutte le condizioni che abbiamo descritto, il bonus può essere richiesto per l’acquisto dell’abitazione, per successione ereditaria della proprietà o in caso di donazione della proprietà.

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