Se sei alla ricerca di informazioni dettagliate su “calcolo valore catastale” sei sulla pagina giusta.
In questa guida ti indicheremo non solo come si calcola il valore catastale di un immobile, ma ti spiegheremo anche che cos’è il valore di catastale e a cosa serve esattamente.
INIZIAMO!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Il valore catastale cos’è?
E’ un valore di enorme importanza non tanto per l’acquisto e la vendita di un immobile, ma piuttosto per il calcolo delle imposte di diverso genere che dovremo pagare.
Il valore catastale di un immobile è un valore fiscale a tutti gli effetti dunque in quanto serve per calcolare le imposte che bisogna pagare per l’immobile di cui si è in possesso.
Differenza tra valore catastale e rendita catastale
Attenzione a non confondere il valore catastale con la rendita catastale.
Infatti se il valore catastale è un valore fiscale fondamentale per calcolare alcune imposte, la rendita catastale fa riferimento al reddito autonomo che viene prodotto dal bene del quale si è in possesso.
Calcolo valore catastale: a cosa serve
Il calcolo del valore catastale, come anticipato in apertura, è di fondamentale importanza in quanto ci permette di calcolare la base imponibile sulla quale andranno ad essere calcolate diverse imposte che devono la loro ragione d’essere proprio dalla proprietà dell’immobile stesso.
Il calcolo del valore catastale è fondamentale per il pagamento delle:
- Imposte di successione, che devono essere calcolate ogniqualvolta ci sia appunto una successione mortis causa e che gravano sugli eredi a patto che appunto accettino la successione
- Imposte di donazione, che operano invece quando un immobile viene appunto donato in liberalità, senza che ci sia una controparte in denaro o in altra utilità
- Imposte di registro
- Imposte ipotecarie
- Imposte catastali
Come si calcola il valore catastale di un immobile
Calcolare il valore catastale è relativamente semplice.
Si parte dalla rendita catastale, che possiamo trovare indicata nella visura e che deve essere innanzitutto rivalutata del 5%, e quindi moltiplicata per 1.05:
Rendita catastale rivalutata del 5% X 1,05
Questo valore così ottenuto va poi moltiplicato per dei coefficienti che sono stabiliti per legge, che variano a seconda della categoria catastale di riferimento.
Coefficienti catastali: quali sono
Vediamo nello specifico quali sono i coefficienti fondamentali per effettuare il calcolo del valore catastale:
- Per le abitazioni principali (prima casa), escluse le categorie A1, A7 e A8, vige un moltiplicatore di 115,5
- Per le abitazioni secondarie (seconda casa) o di lusso, vige il moltiplicatore di 126
- Per gli immobili ad uso collettivo il moltiplicatore è di 176,4
- Per i negozi il moltiplicatore è invece di 42,84
- Per le altre categorie catastali appartenenti alla categoria degli immobili commerciali abbiamo un moltiplicatore di 126
- Nel caso invece degli immobili a destinazione speciale abbiamo 63
- Per gli immobili a destinazione particolare abbiamo un moltiplicatore di 42,84
- Per i terreni agricoli e non, a patto che non siano edificabili, abbiamo un moltiplicatore di 112,50
Esempio di calcolo per un immobile
Procediamo con un calcolo di esempio per capire come calcolare il valore catastale in dettaglio.
- Immaginiamo di avere un immobile con rendita catastale di 1000 euro
- Applichiamo la rivalutazione del 5%, moltiplicando 1000 x 1.05 = 1050 euro
- Applichiamo, trattandosi di un immobile prima casa il moltiplicatore di 115,5 = 121.275 euro
- Il valore catastale dell’immobile sarà dunque di 121.275 euro
Prendiamo ora il caso di un terreno agricolo non edificabile, con rendita catastale di 150 euro. Moltiplichiamo 150 x 1.05 per ottenere la rivalutazione del 5%, per avere 157,5. Moltiplichiamo per il moltiplicatore di 112,5 per avere il valore catastale finale di 17.718,50.
Il calcolo, tabella alla mano e conoscendo il valore della rendita catastale è molto semplice. Con questo potremo calcolare in modo rapido anche la base imponibile sulla quale andare a pagare le imposte.
Come si calcola il valore catastale ai fini dell’Imu
Il valore catastale per l’Imu si calcola come ti abbiamo spiegato in questa guida. Si parte dalla rendita catastale rivalutata del 5% che poi verrà moltiplicata per il coefficiente che corrisponde alla categoria a cui appartiene l’immobile.
Con la legge 214/2011 i moltiplicatori catastali che interessano il calcolo dell’Imu sono aumentati.
Invece i moltiplicatori che interessano il calcolo dell’imposta di registro, dell’imposta catastale, ipotecaria e dell’imposta di successione sono rimasti invariati.
Pertanto il contribuente, in base al contributo da versare deve calcolare due valori catastali.
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