Una casa all’asta dopo quanto tempo deve essere lasciata?
L’asta è quel processo che permette di vendere un immobile soggetto a pignoramento.
In sostanza accade che a volte un debitore non riesce più a restituire la somma che gli è stata data come finanziamento.
La banca che ha erogato la somma può aver posto un’ipoteca sull’abitazione di sua proprietà.
In mancanza di solvibilità del debito, l’istituto di credito può rivendicare la proprietà sul bene che ha come garanzia e quindi avviare un procedimento per richiedere la vendita della casa all’asta.
Ma una casa all’asta dopo quanto tempo dalla vendita deve essere lasciata?
Cerchiamo di scoprirlo con un’apposita guida dedicata all’argomento, incentrata sulla casa all’asta dopo quanto tempo viene venduta.
Sei pronto?
Cominciamo subito!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
I tempi della procedura
Innanzitutto occorre specificare quali sono i tempi che tutta la procedura comprende.
È un processo abbastanza lungo, perché dal momento in cui viene stabilito dal giudice di esecuzione il decreto di trasferimento possono passare anche cinque mesi prima di ottenere che la casa sia liberata.
Pertanto se ti stai chiedendo: Casa all’asta dopo quanto tempo divento proprietario?”
La risposta è le seguente:”Calcola circa 8 mesi”! Naturalmente se non ci dovessero essere complicazioni potresti diventare proprietario molto prima.
I tempi si allungano specialmente se si incontra la resistenza da parte del debitore e quindi si deve far ricorso all’intervento della forza pubblica.
Ci sono dei tempi precisi che vanno rispettati ed è molto importante che si proceda secondo delle fasi ben stabilite.
Infatti l’aggiudicatario, pur essendo il nuovo proprietario della casa venduta all’asta, non può procedere secondo tempi soggettivi.
È d’obbligo che egli notifichi al vecchio proprietario la richiesta di lasciare l’abitazione.
Se non opera in questo modo, potrebbe incorrere anche nel reato di violazione di domicilio, che ha delle pesanti conseguenze dal punto di vista penale.
Casa all’asta dopo quanto tempo deve essere lasciata?
Parlando di case in vendita all’asta, una casa all’asta dopo quanto tempo deve essere lasciata, dopo che avviene la compravendita dell’immobile?
Dobbiamo fare riferimento a delle norme specifiche che in genere su questo argomento sono concordi nell’affermare che non ci siano ragioni di urgenza in base alle quali lasciare subito la casa.
Tuttavia l’arco temporale previsto varia dai 30 ai 60 giorni da non considerarsi tassativi in quanto spesso ci sono delle variabili che influiscono notevolmente sull’allungamento dei tempi come:
- eccessivo carico di lavoro del giudice
- velocità del delegato alla vendita
- presentazione dell’istanza di liberazione
I tempi per lasciare l’immobile si allungano se l’immobile in questione è abitato da anziani o persone con disabilità
Come funziona la procedura amministrativa
Per capire meglio come funziona tutta la procedura amministrativa e sapere la casa all’asta dopo quanto tempo viene venduta, devi considerare che la vendita all’asta è soltanto l’ultimo dei passaggi che vengono presi in considerazione in tutta la procedura di pignoramento di un immobile.
Questa procedura viene avviata dal creditore per recuperare le somme che un debitore gli deve.
La procedura comporta l’emanazione di un decreto di trasferimento dell’immobile.
Questo decreto viene scritto in seguito ad una sentenza del giudice dell’esecuzione, che pone la proprietà dell’immobile a favore di colui che si aggiudica la casa all’asta.
Il soggetto che si aggiudica l’abitazione provvede al pagamento del prezzo di vendita e può avere per sé il bene che viene espropriato.
È proprio con il decreto di trasferimento che il nuovo proprietario diviene a tutti gli effetti possessore dell’immobile venduto all’asta.
Nel decreto di trasferimento il giudice inserisce l’ingiunzione nei confronti del debitore di lasciare libero l’immobile, se ancora ne detiene l’occupazione.
Come e perché avviene l’esecuzione forzata
Ma per una casa all’asta dopo quanto tempo dalla vendita questa deve essere liberata?
Dobbiamo dire che già di per sé il decreto di trasferimento emanato dal giudice è un titolo esecutivo.
Proprio in base a questo decreto il nuovo proprietario può esigere che l’abitazione venga lasciata libera da parte del vecchio proprietario.
In genere però si procede con l’invio di una lettera da parte dell’aggiudicatario dell’immobile.
Si tratta di una lettera di diffida che obbliga l’occupante a lasciare libero l’immobile entro un determinato termine.
È proprio a questo punto, se l’accordo non viene raggiunto e il vecchio proprietario continua ad occupare l’abitazione, che si può passare alla procedura di esecuzione forzata che viene richiesta dal nuovo proprietario.
La procedura di esecuzione forzata inizia con la notifica del titolo esecutivo, che viene inviato in copia conforme all’originale al soggetto che occupa l’abitazione.
Insieme a questo documento si invia anche un atto di precetto.
Con quest’ultimo si dà un tempo non inferiore a 10 giorni per lasciare libero l’immobile.
Se anche questa volta il vecchio proprietario non lascia liberi i locali abitativi, si ricorre all’ufficiale giudiziario con un avviso con il quale vengono comunicati il giorno e l’ora di abbandono dell’immobile.
È proprio secondo questi termini preavvisati che l’ufficiale giudiziario si può recare presso l’abitazione per procedere alla liberazione.
In questo caso l’ufficiale giudiziario si può servire della forza pubblica, se il debitore oppone resistenza.