Comprare casa al mare può essere considerato sempre un buon investimento?
In effetti ci sono molti fattori che entrano in gioco, per cui è normale che i dubbi persistano.
Attualmente le compravendite di case vacanze sono aumentate e per molti acquistare un immobile al mare è ancora un investimento interessante.
Prima di procedere all’acquisto di una casa al mare, però, bisogna considerare molti elementi.
Soprattutto sono da prendere in analisi tutte le possibili spese che riguardano la proprietà di una casa.
In questa guida ti forniremo molte informazioni utili.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Cosa sapere prima di comprare una casa al mare
Prima di acquistare una casa al mare ci sono alcune osservazioni e valutazioni da fare.
Dovrai valutare:
- Lo stato dell’immobile
- La vicinanza dell’immobile rispetto al mare o alle spiagge
- L’importanza di avere un posto auto o un parcheggio
- La vivibilità della zona o del quartiere
- La presenza di servizi vicini
- Costi manutenzione
- Il clima
Perchè comprare una casa al mare?
Comprare una casa al mare negli ultimi tempi può essere un’operazione piuttosto conveniente.
I prezzi al mq delle case al mare sono scesi e dunque in alcune regioni di Italia è possibile comprare casa a prezzi molto vantaggiosi.
Inoltre avere una casa al mare di proprietà significa poter raggiungere l’abitazione tutte le volte che si vuole e godere di un clima mite e di paesaggi suggestivi all’insegna del riposo e del divertimento.
Comprare casa al mare conviene? Gli aspetti da valutare
Prima di considerare l’opportunità di comprare una casa vacanza al mare, bisogna considerare molti fattori.
Soltanto in questo modo, dopo aver valutato i vari elementi che rappresentano la spesa da effettuare, si può decidere di fare il passo decisivo a seconda della minore o maggiore convenienza.
Eventualmente si dovrebbe decidere per il sì, soltanto se i costi di gestione non sono alti. Per esempio ci possono essere le spese condominiali, se si tratta di una casa che fa parte del condominio, oppure le spese comportate dagli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
Non bisogna trascurare in questo senso che, per esempio, ogni anno le spese per la manutenzione della casa al mare possono aumentare a causa dalla corrosione determinata dalla salsedine.
Un altro fattore decisivo è costituito dal calcolare il tempo che abbiamo intenzione di passare nella nostra casa al mare.
Se già sappiamo che non abbiamo la possibilità di trascorrere più di un mese in questa casa vacanza, forse sarebbe meglio evitare l’acquisto e dirigersi ogni anno verso un albergo, con il vantaggio di spendere meno, di non avere tasse da pagare legate alla proprietà e con la possibilità di cambiare sempre destinazione.
Inoltre bisogna considerare la distanza che separa la nostra residenza abituale dalla casa al mare.
Più grande è la distanza, maggiori sono le spese necessarie a raggiungere la nostra casa per le vacanze.
Anche questo è un fattore determinante e che concorre a farci comprendere dove conviene comprare casa al mare in Italia.
Comprare casa al mare: quando e dove conviene
Conviene comprare casa al mare se hai un certo budget da spendere e se hai bisogno di uno sfogo oltre la casa dove risiedi abitualmente.
Comprare una casa al mare piuttosto vicina alla casa in città aggiunge un comfort non da poco alla tua vita.
Ci sono molte possibilità per chi deve acquistare casa al mare sulla località da scegliere.
Il mercato estero, ma anche quello italiano, offrono davvero molte opportunità.
Per esempio c’è chi sceglie di comprare casa in Sardegna vicinissimo al mare oppure chi preferisce comprare casa al mare in Liguria. Altri preferiscono comprare casa al mare in Toscana. Sono tutte località molto belle, scelte da numerosi italiani per passare le loro vacanze.
Consideriamo anche che le regioni del Mezzogiorno, come per esempio la Campania, la Puglia, la Calabria e le isole, offrono delle condizioni di clima molto favorevoli, con temperature miti, che consentono di poter trascorrere anche qualche weekend al mare perfino in pieno inverno.
Non da trascurare è la posizione di altre località, come ad esempio quelle della riviera alto adriatica, soprattutto quelle che si trovano tra il Veneto e il Friuli, che sono molto vicine alle città d’arte e a luoghi di grande interesse culturale.
Ti indichiamo i prezzi al mq di alcune mete italiane in cui poter comprare casa al mare che ti consigliamo di non perdere: Dove Comprare Casa al Mare: Le 9 Mete più Belle, Prezzi al Mq, Aspetti da Valutare e Tasse!
Le tasse da pagare per la casa al mare
L’aspetto fiscale non può che essere determinante nel considerare l’acquisto di una casa al mare.
Teniamo presente che il sistema di tassazione è diverso per l’acquisto della seconda casa rispetto all’acquisto della prima casa.
Un esempio su tutti vale a chiarire la situazione: per esempio la Tari, la tassa per usufruire del servizio di raccolta dei rifiuti, è più alta per chi possiede una seconda casa.
Poi ci sono anche le imposte, come l’Iva, l’imposta di registro, l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria.
Nel caso specifico della seconda casa, se scegliamo di acquistare da un’impresa costruttrice, possiamo risparmiare.
Infatti in questo caso possiamo usufruire dell’esenzione dall’Iva, possiamo pagare un’imposta di registro nella misura del 9% e l’imposta catastale e quella ipotecaria hanno un valore fisso entrambe di 50 euro ciascuna.
Ci sono però delle eccezioni che vale la pena considerare, per non commettere errori che ci potrebbero costare cari dal punto di vista fiscale.
Infatti, se acquistiamo la seconda casa da un’impresa di costruzione entro cinque anni dalla fine del processo di costruzione stesso, il venditore può scegliere l’applicazione dell’Iva.
Lo stesso discorso vale se acquistiamo una seconda casa popolare.
Per le seconde case che rientrano in tutte le altre categorie catastali, l’aliquota dell’Iva che viene applicata corrisponde al 10%.
Se invece decidiamo di acquistare la seconda casa al mare da un privato, dobbiamo pagare un’imposta di registro che corrisponde al 9%, l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e l’imposta catastale fissa anch’essa di 50 euro.
L’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale devono essere pagate al momento della registrazione dell’atto di compravendita e sono versate dal notaio a cui abbiamo dato il compito di redigere l’atto.
A queste spese bisogna aggiungere la parcella del notaio. È anche obbligatorio specificare nel rogito un’autocertificazione che indica le modalità di pagamento.
Quest’ultimo è un aspetto molto importante, perché, se non si segue questa procedura, si può incorrere in una sanzione amministrativa compresa tra i 500 e i 10.000 euro.