Comprare casa in Campania può risultare conveniente, visti i prezzi decisamente più contenuti rispetto ad altre regioni italiane. Le compravendite qui sono in aumento rispetto agli anni precedenti.
A darne notizia l’osservatorio Omi dell’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato le analisi relative all’andamento del mercato immobiliare residenziale per tutte le regioni italiane, prendendo in considerazioni il numero di compravendite, il prezzo delle abitazioni ecc.
Comprare casa in Campania: ecco quanto costa
Il mercato immobiliare campano continua a crescere anche nel 2017: la variazione per quanto concerne le compravendite è positiva, pari a +8,1%.
La distribuzione provinciale delle transazioni conferma in Campania il ruolo preminente della provincia di Napoli, con il 54,2% delle transazioni regionali.
Per quanto concerne la superficie media delle abitazioni compravendute risulta pari a 110 metri quadri. L’analisi rileva una spiccata prevalenza degli acquisti di abitazioni nelle fasce dimensionali intermedie, quasi il 75% del mercato ha riguardato, infatti, unità comprese tra 50 metri quadri e 145 metri quadri.
Per quanto concerne i prezzi si sono abbassati. Quindi comprare casa in Campania nell’ultimo anno costa di meno. Dall’analisi si evince che le quotazioni immobiliare medie sono diminuite in tutti i capoluoghi di provincia e, a livello regionale, la riduzione si attesta a -0,90% per i comuni capoluogo ed a -0,27% per il resto della provincia.
La mappa tematica dei differenziali delle quotazioni medie comunali rispetto alla quotazione media nazionale delle abitazioni mostra che i prezzi maggiori, in Campania, si realizzano prevalentemente, oltre che a Napoli e Salerno, nei comuni sulla costa delle rispettive province, dove si registrano quotazioni medie da 1,5 a 5 volte superiori alla media nazionale.
In linea generale il mercato immobiliare campano segue il trend nazionale con la crescita costante delle compravendite, strettamente legato, però, all’abbassamento dei prezzi e conseguentemente dei valori immobiliari. In particolare per quanto concerne Napoli e la sua provincia che si è dimostrata una delle più attive d’Italia
