La detrazione mobili riguarda una particolare detrazione fiscali alla quale si ha diritto nel momento in cui si acquistano dei mobili per la casa.
Insomma un vero e proprio bonus mobili che può fare veramente comodo!
Infatti in determinate condizioni, rispettando alcuni requisiti fondamentali e obbligatori, si può usufruire di una detrazione per acquisto mobili, con agevolazioni interessanti dal punto di vista fiscale.
Pertanto se stai ristrutturando casa puoi inserire la “detrazione fiscale acquisto mobili” e accedere alle detrazioni fiscali.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Che cos’è il bonus mobili
- Come funziona la detrazione sui mobili
- Per quali spese è ammessa la detrazione mobili
- A chi spetta la detrazione mobili?
- Importo scaricabile e detraibile
- Se non ristrutturo ho diritto al bonus mobili?
- Come richiedere il bonus mobili
- La guida sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione
Che cos’è il bonus mobili
Il bonus mobili è una detrazione fiscale Irpef del 50% che viene riconosciuta a chi sostiene le spese di acquisto di mobili e di elettrodomestici, per arredare immobili che vengono fatti oggetto di lavori di ristrutturazione.
Come funziona la detrazione sui mobili
Per il 2024 si prevede una detrazione del 50% su importo di 5000 euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La detrazione viene ripartita, tra coloro che ne hanno diritto in 10 quote annuali calcolata su un importo massimo di 5000 euro.
Per quali spese è ammessa la detrazione mobili
I mobili per i quali è possibile richiedere la detrazione fiscale sono di vario genere.
Naturalmente ci sono arredi che sono inclusi e dunque detraibili e arredi che non possono essere detratti e pertanto sono da considerarsi esclusi.
I Mobili inclusi nel bonus arredi:
- letti
- librerie
- scrivanie
- divani
- poltrone
- tavoli
- sedie
- armadi
- materassi
- apparecchi funzionali all’illuminazione
Gli arredi esclusi dalle detrazioni mobili sono:
- le porte
- pavimentazioni
- tende
- complementi d’arredo
Nell’ambito della detrazione acquisto mobili sono compresi anche gli elettrodomestici.
Per esempio vengono ammessi:
- i frigoriferi
- le lavatrici
- le lavastoviglie
- le stufe
- i forni a microonde
- i ventilatori elettrici
- gli apparecchi di riscaldamento e quelli per la cottura
- gli apparecchi per il condizionamento degli ambienti domestici
Devono essere però tutti di classe energetica non inferiore ad A+ (nel caso dei forni la classe di riferimento è la A).
A chi spetta la detrazione mobili?
Il bonus mobili spetta ai proprietari di immobili che sono soggetti a ristrutturazione.
Bisogna prestare molta attenzione in quanto possono godere delle detrazioni sui mobili anche coloro che godono dell’utilizzo dell’immobile.
E dunque il bonus mobili spetta anche a:
- nudi proprietari
- usufruttuari
- locatari
Inoltre tra i beneficiari del bonus occorre includere anche coloro che producono redditi in forma associata e coloro che sostengono le spese in maniera diretta come ad esempio il coniuge separato o un familiare convivente.
Importo scaricabile e detraibile
È stato specificato dall’Agenzia delle Entrate che anche lo stesso contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più immobili può avere il beneficio per più volte.
L’importo detraibile con la nuova Legge di Bilancio prevede per il 2024 un importo di 5000 euro.
Se non ristrutturo ho diritto al bonus mobili?
Una domanda più che lecita che è stata considerata fino all’ultimo dal governo in quanto capita spesso di avere bisogno di sostituire il vecchio mobilio senza effettuare in casa alcun lavoro di ristrutturazione.
In questo caso specifico in ogni caso non si ha diritto al bonus mobili.
Come richiedere il bonus mobili
Per richiedere il bonus mobili bisogna innanzitutto dimostrare l’avvenuta ristrutturazione così da giustificare l’acquisto dei nuovi mobili e dei nuovi elettrodomestici.
E’ dunque necessario esibire i documenti che dimostrano la ristrutturazione che sono:
- la ricevuta del bonifico
- la ricevuta che attesti la transazione
- quando il pagamento viene fatto con carta di credito o carta di debito
- i documenti che attestino l’addebito sul conto corrente
- le fatture di acquisto dei mobili, che devono indicare in maniera specifica la qualità e la quantità di che cosa si è comprato.
Questi documenti potranno essere esibiti nel caso in cui lo richieda l’Agenzia delle Entrate.
I dati delle spese sostenute per l’acquisto di elettrodomestici devono essere trasmessi all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori di ristrutturazione.
La guida sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione
In questa guida ti abbiamo fornito tutte le informazioni che riguardano le detrazioni mobili o il bonus arredi.
Ti ricordiamo che se stai pensando di ristrutturare casa o lo stai già facendo puoi avere accesso a detrazioni interessanti.
Non perdere questa guida!