Per molti comprare una casa significa accendere un mutuo e rimanervi legati per molti anni. Secondo un’indagine portata avanti dall’Economia del Corriere, per mutui a 30 anni, si possono sfruttare la detrazioni degli interessi passivi per pagare una rata in meno del finanziamento ogni anno.
Si tratterebbe di una possibilità molto importante per i contribuenti. Stando all’indagine sopracitata ipotizzando un prestito da 120 mila euro in partenza dal primo maggio per una casa del valore di 200 mila: la rata mensile ammonterebbe a 456 euro a un tasso fisso del 2,2%.
Applicando la detrazione Irpef del 19% si risparmierebbero per il primo anno sarebbe di 780 euro, mentre per il secondo anno se ne riceveranno indietro 489,33 euro. Il vantaggio scenderà per gli anni successivi. Gli stessi 120 mila euro a 20 anni, all’1,7%, pagano una rata da 590 euro al mese, con uno sconto fiscale nel 2019 che sarà di 370 euro.
Detrazioni mutui: ecco come ottenerli
Come anticipato per i mutui che durano diversi anni si può contare su importanti sgravi fiscali. Ma questo tipo ti trattamento è valido solo per la prima casa?
Nel caso di prestito per la prima abitazione, intesa come l’alloggio in cui il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente, è ammessa per l’intestatario del mutuo una detrazione del 19% sugli interessi passivi corrisposti, entro un importo massimo di 4.000 euro.
Per quanto riguarda la seconda casa le detrazioni fiscali sui mutui sono disponibili solo per le stipule precedenti al 1993. In questo caso l’importo massimo sarà pari a 2.065,83 euro per ciascun intestatario.
In particolare, per i prestiti contratti entro il 31 dicembre 1990 è possibile ottenere il beneficio fiscale anche per gli immobili diversi dalle abitazioni, mentre per i mutui registrati nel 1991 e nel 1992 è ammessa esclusivamente la detrazione che riguarda gli immobili da adibire ad abitazione diversa da quella principale.
Questo tipo di agevolazione è disponibile anche per coloro i quali intendono ottenere un prestito per ristrutturare casa, con un massimo di poco superiore ai 2500 euro.