Continuano a calare i tassi d’interesse dei mutui erogati dalla Banca d’Italia. Nel mese di settembre, infatti, sono stati toccati i minimi storici.
Stando ai dati forniti dall’ultimo Osservatorio ABI di ottobre che riporta il resoconto mensile dell’andamento dei mercati finanziari e creditizi relativi al periodo di settembre, emerge che i prestiti a famiglie e imprese hanno guadagnato il 2,1% su base annua.
Erogazione mutui: continuano a calare i tassi
Per quanto concerne il mercato dei mutui registra l’ennesima variazione positiva e ad agosto cresce del 2,2% su base annua, con i tre quarti dei finanziamenti per la casa erogati a tasso fisso.
Per quanto concerne i tassi d’interesse dei prestiti troviamo una media del 2,58%, nel mese di agosto era a 2,60%.
Ancora più significativo il riferimento al periodo pre crisi dove i tassi d’interesse erano al 6,18%.
Per i mutui, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari all’1,79%, ad agosto erano al 1,85% e nel 2007 erano al 5,72%.
Passando all’analisi di coloro i quali richiedono un mutuo, il 22,2% del campione rilevato ha una durata dai 26 ai 30 anni, una percentuale che si ripete per il periodo 21-25 anni, mentre l’ammortamento più gettonato è quello tra i 16 e i 20 anni, con il 26% della domanda totale.
Complessivamente oltre il 72% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni, mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso sempre meno significativo segnando lo 0,6%.
Il 34,6% dei futuri mutuatari ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, un intervallo che perde l’1,1% rispetto a un anno fa. Si rafforza invece la fascia più giovane 25-34 anni, in crescita dello 0,7% , mentre i 45-54 enni occupano una percentuale del 24,1% del totale del campione.
Ricordiamo che negli ultimi anni le banche hanno pensato ad alcune soluzioni per venire incontro ai giovani aspiranti mutuatari e lo stesso Stato è intervenuto con provvedimenti che favoriscono l’accesso al credito alle categorie più in difficoltà, come ad esempio il Fondo di Garanzia per la prima casa.