Il mese scorso c’è stata un’inversione di tendenza per quanto concerne l’erogazione mutui con la domanda da parte delle famiglie che torna ad aumentare. A rivelarlo consueta rilevazione del Barometro Crif, basata sulle istruttorie formali avvenute tra gennaio e giugno.
Stando a quanto riportato da “Il Sole 24 ore” le interrogazioni sono cresciute del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2017, benché nel computo complessivo del primo semestre dell’anno l’andamento sia ancora negativo -4,4%.
Erogazione mutui in Italia: ecco i dati relativi al mese di giugno
Ogni singolo mese, per quanto concerne i dari relativi all’erogazione dei mutui non può rappresentare un indicatore assoluto di una vera e propria inversione di tendenza ma, certamente, la componente dei nuovi mutui è destinata a consolidarsi ulteriormente.
Nel primo semestre del 2018, l’importo medio per i mutui richiesto si è assestato a 126 mila euro con un incremento dello 0,9% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
Molto omogenea la distribuzione come classi di importo: il 26,2% fino a 75mila euro, il 20,3% tra 75 e 100mila, il 29,7% tra 100 e 150mila, il 20,7% tra 150 e 300mila euro.
Rispetto alla durata dei finanziamenti, la fascia più corposa è quella compresa tra i 16 e i 20 anni che rappresenta il 26% sul totale e complessivamente oltre il 72% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni.
Per quanto concerne, invece, all’età dei richiedenti dei mutui continua a crescere il peso dei più giovani, la fascia compresa tra i 25-34 anniche nel primo semestre tocca il 25,2% delle richieste con una crescita dello +0,7%, mentre la fascia compresa tra i 35-44 anni resta ancora la più numerosa, con il 34,6% del totale, in flessione di 1,1 punti.