In quali casi è possibile procedere con l’impugnazione del testamento?
Questo atto è molto importante perché, secondo quanto stabilisce il nostro ordinamento giuridico, chiunque si può affidare ad un testamento per indicare quale sarà il destino del patrimonio personale nel momento in cui non sarà più in vita.
Esistono però delle situazioni in cui il testamento può essere impugnato, dei casi in cui il documento in questione può ritenersi invalidato.
Come funziona quindi l’impugnazione di un testamento?
Quali sono i casi in cui un erede può contestare un documento di questo tipo?
È chiaro che l’impugnazione di un testamento dipende anche dalla modalità che è stata utilizzata per redigere il documento stesso.
È diversa la possibilità di contestare un testamento scritto su un foglio di carta comune rispetto all’opportunità di impugnare un testamento effettuato con l’aiuto di un notaio.
Andiamo quindi a scoprirne di più sull’argomento!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Quando si può impugnare un testamento
Come dicevamo, la modalità di impugnazione del testamento dipende dalla tipologia di documento.
Il testamento può essere impugnato se non rispetta i criteri necessari che ciascuna tipologia richiede per la sua stesura.
Quindi ad esempio l’impugnazione del testamento olografo può avvenire nel momento in cui il documento è stato scritto al computer e non a mano oppure quando non è presente la data.
In particolare sono alcune le condizioni che permettono ad una persona di impugnare un testamento.
Si tratta delle seguenti motivazioni:
- il testamento è stato scritto in presenza di alcuni vizi, come l’errore o la violenza;
- c’è la presenza di violazioni nel contenuto, come ad esempio le disposizioni che vanno a favore del notaio che ha predisposto un testamento pubblico;
- ci sono delle violazioni nella forma del documento, quindi come abbiamo visto ad esempio il caso in cui il testamento olografo non è scritto a mano oppure quando un testamento pubblico viene realizzato senza testimoni;
- si verifica una situazione di incapacità di colui che effettua il testamento, ad esempio nel caso di un minore.
L’annullabilità del testamento
Possiamo distinguere quindi, nell’ambito delle azioni dell’impugnazione del testamento, diverse situazioni che comportano l’annullabilità del documento.
Si può parlare di annullabilità per incapacità: la legge stabilisce che non possono infatti fare testamento le persone al di sotto dei 18 anni di età, gli interdetti e coloro che sono stati incapaci di intendere e di volere nel periodo in cui è stato realizzato il testamento.
Per quanto riguarda impugnazione del testamento e termini prescrizione in questo caso dobbiamo dire che l’azione di impugnazione si prescrive nei termini di cinque anni dalla data nella quale viene data l’esecuzione delle disposizioni contenute nel testamento.
Annullabilità per Vizi di volontà
Il testamento può essere impugnato anche in caso di vizi della volontà di colui che lo ha redatto.
Si tratta in particolare di:
- errore – può essere annullato un documento quando è evidente che sia stato realizzato tenendo conto di convinzioni sbagliate. Per esempio si configura in questa situazione il caso in cui una persona lascia ad un erede una casa che non è di sua proprietà;
- violenza – si può trattare di un caso di violenza psicologica o morale. Questa situazione riguarda un testamento che è stato prodotto dietro una minaccia;
- dolo – infine è motivo di annullabilità un testamento che è scritto con l’inganno da parte di un’altra persona.
Annullabilità per vizio di forma
Parliamo poi dell’annullabilità per vizio di forma.
Anche in questa situazione è possibile far valere l’annullabilità del testamento entro cinque anni dal giorno in cui viene data esecuzione alle volontà di colui che ha realizzato il documento.
Ad esempio è possibile annullare un testamento pubblico quando non vi è la firma da parte dei testimoni o se non c’è la data.
Il testamento olografo invece può essere annullabile quando manca la data o quando questa non è scritta a mano da parte del testatore.
La nullità del testamento
Andiamo adesso a vedere quali sono le cause della nullità del testamento, delle situazioni specifiche previste dalla legge che possono interessare questa tipologia di documento.
C’è una differenza fondamentale rispetto all’annullabilità.
Quest’ultima infatti può essere sanata nei termini previsti dalla legge, se non si effettua l’impugnazione del testamento entro cinque anni di tempo.
La nullità può essere invece decisa in qualsiasi momento, impugnando ovviamente il testamento.
Un testamento rientra nel caso della nullità ad esempio nel caso di un vizio di forma.
Pensiamo per esempio al testamento olografo che non è stato scritto a mano o che non presenta la data.
Ci sono poi altre cause che riguardano ad esempio il testamento scritto sotto una violenza fisica attuata sul testatore, quello di tipo reciproco o congiuntivo o quello che prevede delle disposizioni impossibili o illecite.
I tempi dell’impugnazione
Parlando di impugnazione del testamento e tempi necessari affinché questa operazione sia valida, dobbiamo appunto fare riferimento alla differenza tra annullabilità e nullità del documento.
Un testamento è nullo quando presenta delle anomalie che possano essere considerate più gravi e quindi non ha alcun effetto.
Le persone che hanno un interesse ad impugnare un testamento possono procedere con un atto di citazione di impugnazione del testamento in tribunale per far valere l’annullabilità, in caso di problemi meno gravi.
In questo caso bisogna agire entro il limite temporale dei cinque anni, come abbiamo già descritto.
Si parla a questo proposito di termine di impugnazione del testamento relativo alla prescrizione.
Infatti un testamento che può essere considerato nullo non ha effetti fin dal principio e l’impugnazione in questo caso può avvenire in qualsiasi momento, anche dopo cinque anni.
Pro e contro
Come hai potuto vedere, quindi, l’impugnazione del testamento presenta dei vantaggi.
È possibile impugnare un documento di questo tipo per diversi motivi.
Ad esempio c’è il caso dell’impugnazione del testamento per lesione di legittima.
In questa situazione le persone interessate possono impugnare un atto di questo tipo se ritengono che il contenuto del testamento vada contro i propri interessi.
Stiamo parlando della situazione degli eredi legittimari, che secondo le norme sono rappresentati dal coniuge, dai figli e, in assenza dei figli, dagli ascendenti.
Dobbiamo ricordare che a queste persone spetta una parte dell’eredità della persona che non c’è più, anche se non è stato stabilito dal testamento redatto.
La successione in questo caso viene definita necessaria, perché viene stabilita dalle norme in vigore, anche se manca la precisa volontà da parte della persona scomparsa.
Devi ricordare comunque che l’impugnazione di un testamento è una procedura abbastanza complessa, che non sempre può essere messa in atto.
Valuta bene quindi caso per caso prima di agire chiedendo l’annullabilità o la nullità dell’atto.
Impugnazione del testamento redatto dal notaio
Impugnare un testamento notarile o un testamento pubblico è più difficile.
La figura del notaio ecco che risulta molto importante soprattutto nel caso del testamento perchè oltre a redigere lui stesso il testamento gode della presenza di due testimoni e dunque al momento è sicuramente la forma di testamento maggiormente sicura e che spesso evita fraintendimenti o liti da parte degli eredi.
I vari casi del testamento
I diritti ereditari a seconda del legame di parentela rispetto al defunto sono diversi.
Conoscerli e raccogliere tutte le informazioni fondamentali può rivelarsi molto utile.
Per questo motivo noi di Likecasa ti segnaliamo le seguenti guide:
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