Quando si parla di intestare casa al figlio maggiorenne si deve avere in mente un processo burocratico che comporta una procedura precisa.
Ma quali sono i vantaggi di intestare casa al figlio maggiorenne?
Inoltre intestare casa al figlio maggiorenne può comportare dei rischi da tenere in considerazione?
Se vuoi saperne di più sull’argomento, leggi questa guida che abbiamo appositamente preparato sull’intestare casa al figlio maggiorenne.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Cosa si deve fare per intestare casa al figlio maggiorenne?
- Intestare una casa al figlio maggiorenne con la donazione
- Intestare la casa al figlio maggiorenne con usufrutto
- Intestare casa al figlio maggiorenne vendendogli casa
- I vantaggi fiscali
- Gli svantaggi
- Altri rischi da valutare
- Quanto costa intestare casa al figlio?
- Quanto costa intestare la casa al figlio maggiorenne?
- Come funziona l’IMU quando si intesta la casa al figlio?
- Intestare casa al figlio maggiorenne: conviene?
- E se vuoi intestare la seconda casa al figlio?
- I nostri consigli
Cosa si deve fare per intestare casa al figlio maggiorenne?
Sono tre le possibilità per intestare casa ai figli.
Iniziamo questa guida elencandole:
- Donazione
- Usufrutto
- Vendere casa al figlio
A questo punto procediamo spiegandoti meglio!
Intestare una casa al figlio maggiorenne con la donazione
Abbiamo già detto che intestare casa al figlio maggiorenne comporta il rivolgersi ad un notaio, per compiere un atto giuridico che si chiama donazione.
Quest’ultima consiste in un contratto in cui un soggetto ha l’obiettivo di arricchire un altro in via completamente gratuita.
La donazione può interessare ogni genere di bene, compresi gli immobili.
Il notaio incaricato consulta la visura catastale e quella ipotecaria.
Se l’oggetto della donazione è un fabbricato urbano, il notaio indicherà:
- i dati catastali e fare riferimento alle relative planimetrie
- le autorizzazioni urbanistiche attraverso le quali si è operato per la realizzazione dell’immobile e deve rivolgersi ad un tecnico abilitato per ricevere una dichiarazione di conformità
Spetta sempre al notaio il compito di far stipulare l’atto e di registrare il contratto.
La donazione quindi consiste nell’intestare casa al figlio maggiorenne con un atto pubblico, che deve essere redatto e sottoscritto in presenza di due testimoni.
Intestare la casa al figlio maggiorenne con usufrutto
C’è ovviamente anche la possibilità di intestare casa al figlio maggiorenne con usufrutto.
Sostanzialmente il figlio diventa titolare della nuda proprietà dell’immobile.
In pratica intestando la casa ad un figlio maggiorenne con usufrutto avrai comunque il diritto di vivere nell’appartamento in questione o potrai decidere di affittarlo o cedere l’usufrutto ad un’altra persona.
Sostanzialmente il figlio diventerà il proprietario dell’immobile alla morte del genitore.
Intestare casa al figlio maggiorenne vendendogli casa
La donazione è soggetta a non poche complicazioni e spesso la soluzione migliore risulta essere quella di vendere casa al figlio.
Ci dovrà dunque essere un trasferimento di denaro a tutti gli effetti in quanto si tratta di un’operazione di acquisto a tutti gli effetti.
Puoi approfondire leggi questa guida che ti spiega tutto.
I vantaggi fiscali
L’atto di donazione comporta comunque dei vantaggi innanzitutto dal punto di vista fiscale.
Infatti, come vedremo più dettagliatamente dopo, le tasse da pagare quando si stipula un atto di questo genere sono comunque molto ridotte.
È molto importante però che, per usufruire di questi benefici, il figlio non abbia altre abitazioni intestate.
Inoltre è fondamentale che sia residente nello stesso Comune in cui si trova la casa che acquisisce con l’atto di donazione.
In caso di cartelle esattoriali non pagate dall’acquirente, la casa intestata ad un figlio non può essere pignorata.
Quindi potrebbe essere vantaggioso intestare al figlio la seconda casa, in modo che poi diventi impignorabile anche la prima.
Da questo punto di vista va infatti osservato che la legge sulla riscossione vieta il pignoramento immobiliare quando il contribuente è proprietario soltanto di un immobile di residenza, che utilizza come abitazione non di lusso.
È però da fare attenzione su questo aspetto, perché, pur assicurando l’atto notarile la validità delle procedure, potrebbe accadere una revoca entro cinque anni,(QUI ti spieghiamo che cos’è la revoca di una donazione) se ci sono dei creditori che ritengono che l’atto sia stato realizzato con l’obiettivo di compiere una frode nei loro confronti.
Gli svantaggi
Si corre il rischio nell’intestare casa al figlio che quest’ultimo possa decidere di mandare via i genitori?
Con un figlio maggiorenne il rischio potrebbe essere plausibile, infatti il pericolo non sussiste fino a quando il figlio è minorenne.
Secondo la legge i genitori rimangono titolari dell’usufrutto legale sui beni del figlio, fino a quando quest’ultimo non raggiunga la maggiore età.
Quindi tutto ciò impone una responsabilità genitoriale nei confronti del figlio, con un usufrutto legale che spetta in comune a tutti e due i genitori.
I genitori utilizzano la casa di proprietà del figlio come se fossero i proprietari e non possono vendere né ipotecare né dare in pegno l’immobile di proprietà del figlio.
Nel momento però in cui il figlio diventa maggiorenne, i genitori non hanno più l’usufrutto legale.
Quindi l’intestatario potrebbe mandarli anche via di casa.
Per ovviare a questo problema si potrebbe fare una donazione con riserva di usufrutto, stabilendo nell’atto che il genitore ha il diritto di vivere all’interno dell’immobile.
Si tratta di un tipo di atto con cui viene garantito il soggetto donante.
Altri rischi da valutare
Altri rischi connessi con la procedura riguardano le possibili complicazioni burocratiche in cui si potrebbe incorrere.
Per esempio può accadere che il genitore voglia comprare casa e poi intestarla al figlio.
In questo caso si ha una procedura che è chiamata donazione indiretta.
Se il figlio è maggiorenne non c’è bisogno che venga ricevuta un’autorizzazione da parte del tribunale, ma occorre che il figlio maggiorenne si presenti davanti al notaio.
Se il figlio è minorenne dunque la procedura è differente, ma comunque possibile!
Abbiamo preparato una GUIDA in cui ti spieghiamo come intestare casa al figlio minorenne: Intestare Casa a Minorenni sia a Figli sia a Nipoti è Possibile! Noi Ti Spieghiamo Come si Fa!
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Quanto costa intestare casa al figlio?
Per quanto riguarda i costi ci sono da considerare innanzitutto le spese per l’atto, quindi il compenso che spetta al notaio.
Da questo punto di vista è difficile stabilire una cifra precisa, perché le tariffe possono variare.
L’onorario del notaio dipende anche dal lavoro di ricerca che deve effettuare e da quello che concerne la stesura dei documenti.
Poi si deve provvedere a pagare la tassa sulle donazioni.
Quanto costa intestare la casa al figlio maggiorenne?
Qui richiamiamo il discorso sui vantaggi fiscali che già abbiamo fatto precedentemente.
Infatti per la donazione di un immobile ai figli la tassa corrisponde soltanto al 4% anziché al 10%.
Si tratta anche di pagare l’imposta di registro, che è pari al 2% invece che al 9%.
Le imposte catastali e quelle ipotecarie sono stabilite in una misura fissa e inoltre è possibile ottenere delle detrazioni fiscali sugli interessi passivi di un eventuale mutuo.
Infine ricordati di pagare la registrazione dell’atto notarile con un’imposta pari a 200 euro.
Tuttavia questa tassa può essere annullata se il valore dell’immobile è inferiore alla franchigia.
Come funziona l’IMU quando si intesta la casa al figlio?
Sull’Imu bisogna prestare molta attenzione. Per non pagarla non basta intestare la casa al figlio ma bisogna anche usare il bene.
Pertanto secondo le norme, se si intesta la casa ad un figlio e quest’ultimo non va a vivere presso questo immobile, occorre pagare l’Imu e la Tasi, come se si trattasse di una seconda casa.
Intestare casa al figlio maggiorenne: conviene?
In linea generale non è possibile rispondere precisamente alla domanda se convenga oppure no fare un atto di donazione della casa al figlio.
Bisogna considerare sia i vantaggi che gli svantaggi possibili e decidere perciò di conseguenza.
Bisogna esaminare in particolare la situazione soggettiva della famiglia.
È vero che si possono ottenere dei benefici fiscali, però si deve tenere conto anche dei pericoli in cui si potrebbe incorrere e delle spese che bisogna sostenere per la procedura che bisogna attivare.
E se vuoi intestare la seconda casa al figlio?
Se sei arrivato fin qui ti starai chiedendo sicuramente cosa si deve fare per intestare la seconda casa al figlio maggiorenne.
Lo stesso discorso che abbiamo visto per la prima casa vale se vuoi intestare la seconda casa al figlio maggiorenne.
Devi sempre rivolgerti anche in questo caso ad un notaio, per compiere un atto di donazione.
ANCHE NEL CASO DELLA SECONDA CASA, INFATTI, SI PARLA DI ATTO GIURIDICO DI DONAZIONE PER INTESTARE CASA AL FIGLIO MAGGIORENNE.
Così come abbiamo visto per la procedura relativamente alla prima casa, il notaio compie le dovute verifiche e poi procede a far stipulare l’atto che deve essere sottoscritto dal genitore e dal figlio.
I nostri consigli
In questo articolo ti abbiamo spiegato quali sono i vantaggi, gli svantaggi e i costi da considerare quando si decide di intestare casa al proprio figlio.
Trattandosi di una donazione a tutti gli effetti ti consigliamo di non fermarti qui e di leggere la nostra nostra guida completa e veloce.
E’ importante raccogliere tutte le informazioni sulle caratteristiche prevalenti e su quanto costa un atto di donazione: Donazione di un Immobile ai Figli Conviene? Procedure, Vantaggi e Svantaggi, Costi e Tasse!
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