Ti hanno proposto di acquistare una multiproprietà o, più semplicemente, sei curioso di sapere cosa si intende con questa parola?
Con questo articolo potrai finalmente capire se quello che stai immaginando coincide o si avvicina alla realtà.
Placherai la tua curiosità e scoprirai in che cosa consiste una multiproprietà, come funziona, che tipo di contratto è, quali sono i suoi costi.
In questo modo, potrai valutare se si tratta di un investimento che può interessarti e prendere in considerazione la proposta che magari ti hanno fatto, proprio in prossimità delle prossime vacanze estive.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Che cos’è una multiproprietà
- Come funziona la multiproprietà
- Diritti e doveri del multiproprietario
- Come si stipula un contratto di multiproprietà
- Quanti soldi servono per investire in multiproprietà
- Tassazione Multiproprietà
- Quando la multiproprietà si rivela un vero e proprio investimento immobiliare
- Conclusioni
Che cos’è una multiproprietà
La multiproprietà immobiliare è una tipologia contrattuale specifica prevista dal Codice del Turismo.
Già soltanto questa definizione, ancora vaga, ci introduce nelle finalità per le quali essa è stata istituita e inserisce il tipo di unità immobiliare nello scenario delle case per le vacanze.
Il multiproprietario, che è l’acquirente consumatore della multiproprietà, acquista da un venditore professionista il diritto di godere in via esclusiva – in modalità e turni prestabiliti insieme agli altri multiproprietari e in base alle loro esigenze – di uno o più alloggi per il pernottamento.
Il multiproprietario gode, quindi, del diritto di godimento individuale che è di solito perpetuo, quindi estendibile anche agli eredi e, in ogni caso, non può durare meno di un anno.
Come funziona la multiproprietà
Il funzionamento di una multiproprietà è condizionato dalle modalità di gestione da parte di un amministratore o di una società di gestione.
Sia che si tratti del primo o della seconda, il loro ruolo è quello di occuparsi sia dell’intero edificio che contiene le multiproprietà, sia delle singole unità immobiliari.
Spesso può capitare che la società di gestione coincida con la società costruttrice.
Quando pensiamo alla multiproprietà non dobbiamo limitarci agli immobili veri e propri, ma può capitare che essa sia costituita anche da roulette o cabine di navi da crociera o che faccia parte di una struttura alberghiera (in questo caso si parla di multiproprietà alberghiera).
Multiproprietà azionaria: un’altra tipologia ancora di multiproprietà è quella azionaria che consiste nell’intestazione del complesso immobiliare a una SPA (Società Per Azioni) il cui capitale si compone di azioni ordinarie e di azioni privilegiate.
Queste attribuiscono al titolare multiproprietario un diritto di godimento su una determinata unità immobiliare che è sempre periodico, a titolo gratuito o oneroso.
Diritti e doveri del multiproprietario
Le case multiproprietà sono dette anche «proprietà turnarie» perché l’acquirente ha il diritto di utilizzare pienamente il bene, ma solo nel periodo di tempo a lui assegnato.
I comproprietari non possono cambiare la destinazione dell’immobile in multiproprietà neanche se sono d’accordo tra loro.
I regolamenti delle multiproprietà prevedono che l’unità immobiliare in multiproprietà sia utilizzata solo come casa per le vacanze e non è concesso loro apportare modifiche o innovazioni all’immobile.
L’utilizzo della multiproprietà di un singolo esclude l’utilizzo della stessa da parte degli altri.
Se uno dei multiproprietari per qualche ragione non volesse o non potesse più godere del bene immobiliare nel periodo a lui assegnato, gli altri sono autorizzati da ciò a prolungarne l’uso in assenza del multiproprietario che rinuncia a usufruirne.
Essi possono però esercitare il loro diritto solo sulla frazione di bene immobile fissata in precedenza.
Trattandosi di un acquisto di un immobile specifico perfettamente identificato, avvenuto attraverso un regolare rogito di un notaio, il proprietario è libero di rivenderlo come nel caso di qualsiasi altro immobile.
Come si stipula un contratto di multiproprietà
Un contratto di multiproprietà si stipula, come tutti i contratti che hanno valore legale, andando dal notaio.
All’interno di esso devono essere riportati alcuni dati essenziali, cioè i dati personali (documento di identità in corso di validità con specifica del luogo di residenza) e la firma di entrambe le parti e data e luogo di conclusione del contratto.
In allegato al contratto le informazioni obbligatorie di cui abbiamo già parlato nel paragrafo dedicato agli obblighi del venditore.
Esse sono parte integrante del contratto e non possono essere modificate, salvo circostanze eccezionali e imprevedibili, indipendenti dalla volontà del professionista oppure modifiche concordate tra le parti.
La loro assenza o la loro modifica (non concordata tra venditore e acquirente) ha le dovute conseguenze legali.
Quanti soldi servono per investire in multiproprietà
Ora vi starete chiedendo quanto costa una multiproprietà.
Prima di passare a possibili ipotesi di costo, posso anticipare che la modalità di pagamento, al di là delle cifre specifiche, consiste nel versamento di una caparra confirmatoria da parte dell’acquirente pari al 30% del valore del preliminare di compravendita.
Multiproprietà costi
Per la parte restante da pagare, in genere, si può decidere di dilazionare il pagamento anche fino a 60 rate mensili, in relazione alle proprie esigenze.
Fare una stima precisa dei costi è molto complicato poiché entrano in gioco vari fattori che vanno dal luogo, alle condizioni, alla tipologia di alloggio, dai servizi che offre, dal grado di confort.
Possiamo affermare orientativamente che si può partire da un minimo di 10000 euro fino a un massimo di 50000 euro.
Tassazione Multiproprietà
Vediamo a questo punto come funzionano le tasse su multiproprietà.
Riguardo l’IRPEF ogni comproprietario deve dichiarare il numero di quote maggiorata di 1/3 nel caso delle case vacanza. Inoltre bisognerà anche dichiarare l’affitto incassato calcolandolo all’85%
Quando la multiproprietà si rivela un vero e proprio investimento immobiliare
Quando si decide di investire in multiproprietà bisogna considerarla comunque come un acquisto immobiliare e, di conseguenza, come un investimento immobiliare.
Per valutarlo, quindi, è necessario proiettarsi in un’ottica di medio/lungo termine di 15-20 anni minimi.
L’acquisto di case in multiproprietà va assimilato più al concetto di risparmio che a quello della logica speculativa.
Multiproprietà conviene?
La valutazione sulla convenienza dell’investimento immobiliare in multiproprietà dipende molto da ciò che interessa realmente al proprio nucleo familiare, al tenore delle vacanze, alla volontà di garantirsi un tetto assicurato per le proprie vacanze ed, eventualmente, per quelle dei propri figli e nipoti.
Una risposta si può trovare pensando a quanto la vacanza sia una necessità primaria della propria famiglia, a quanto si spende in media per le vacanze e se si pensa di continuare a farle ogni anno anche in futuro.
Se le risposte a questi interrogativi sono tutte affermative, si può calcolare qual è il costo medio sostenuto nelle ultime vacanze e moltiplicarlo per i prossimi 15-20 anni.
Se la cifra che si spenderebbe è superiore al prezzo medio dell’acquisto di una multiproprietà, allora c’è un effettivo risparmio, al contrario forse non è il tipo di investimento che fa per te.
Conclusioni
In questa guida ti abbiamo spiegato come funziona multiproprietà e quanto conviene investire in una multiproprietà.
Quando non si vuole più gestire la multiproprietà o semplicemente non la si vuole più l’unica strada percorribile consiste nel vendere la multiproprietà!
Vendere una multiproprietà non è semplice e occorre essere ben informati per evitare errori.
Proprio per questo motivo abbiamo preparato una guida specifica che ti segnaliamo: Come Vendere una Multiproprietà!