Dopo un lungo iter, la manovra finanziaria è arrivata in parlamento con numerose modifiche in materia di immobili e dovrà ricevere l’approvazione entro il 31 dicembre 2023.
L’obiettivo della legge di bilancio del 2024 è quello di contenere la spesa pubblica soprattutto per quanto riguarda gli incentivi fiscali, l’efficentamento energetico e la compravendita di immobili.
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Cambiamenti in vista per superbonus e imposte
La manovra sostanzialmente conferma la riduzione del Superbonus che dal 90% nel 2023 subirà ulteriori riduzioni nel 2024 arrivando al 70%.
Gli altri incentivi per l’edilizia interesseranno:
- Bonus ristrutturazioni valido fino a fine dicembre 2024
- Ecobonus valido fino a fine dicembre 2024
- Bonus verde richiedibile fino a 31 dicembre 2024
- Bonus barriere architettoniche valido fino a fine dicembre 2025
Inoltre a partire dal 1 gennaio 2024 verrà applicata l’aliquota del 26% sull’intera plusvalenza e non sulla quota del netto dei lavori di ristrutturazione. Inoltre le plusvalenze che derivano dalla vendita di seconde case su cui sia stato applicato il superbonus non verranno considerate “redditi diversi”.
La legge di bilancio 2024 stabilisce anche l’incremento della ritenuta d’acconto sui trasferimenti elettrodomestici che interessano gli incentivi legati agli immobili ( ad eccezione del bonus mobili e del bonus elettrodomestici) ai quali le banche tratterranno l’11% anxichè l’8%.
Bonus mobili
Cambiamenti anche per le detrazioni sui mobili per la casa!
La legge di bilancio 2024 prevede che l’agevolazione del 50% per coloro che effettuano lavori di ristrutturazione non ordinaria passi da un importo di 8000 euro nel 2023 a un importo di 5000 euro fino al 31 dicembre 2024.
Anche in questo caso ci sarà dunque una riduzione del budget detraibile.
Addio incentivi case green
Scompare la riduzione IVA sulle case green, ossia l’agevolazione fiscale legata all’acquisto di immobile di nuova costruzione in classe energetica A e B.
Questo significa che la detrazione energetica del 50% dell’IVA termina il 31 dicembre 2023.
Aumento IVA sugli immobili all’estero
Anche le seconde case all’estero andranno incontro ad alcuni cambiamenti nel 2024.
Dalla nuova finanziaria emerge l’aumento dell’IVA per tutti gli immobili situati all’estero. Tale importo passa dallo 0.76% all’1,06%.
Tale aumento interessa solo le seconde case e non le prime case.
Affitti brevi: cedolare secca al 26%
La manovra di bilancio conferma l’intenzione di limitare le speculazioni che interessano gli affitti brevi.
Pertanto per i proprietari di immobili che scelgono la cedolare secca, l’aliquota passa dal 21% al 26% in caso di destinazione all’affitto breve di più di un immobile per ciascun peiodo di imposta.
Questo significa che i proprietari che affittano per un breve periodo un solo immobile pagheranno la cedolare secca al 21% mentre chi affitta più di un immobile dovrà versare il 26% su tutti i beni.