Potrebbe ritornare l’IMU sulla prima casa.
Per ora stiamo parlando soltanto di un’ipotesi, che è stata messa in evidenza in seguito ad un confronto nell’ambito del quale l’europarlamentare Silvia Sardone ha rivolto un’interrogazione alla Commissione Europea.
Secondo quanto ha dichiarato Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, l’UE starebbe studiando una misura a questo proposito.
Ancora non c’è niente di certo, è bene specificarlo, ma si parla soltanto di indiscrezioni che comunque preoccupano coloro che detengono un immobile di proprietà che viene utilizzato come prima casa.
Ma andiamo più nei dettagli e spieghiamo come è emersa questa ipotesi dell’IMU sulla prima casa.
L’interrogazione di Silvia Sardone alla Commissione Europea
L’europarlamentare Silvia Sardone, come abbiamo già specificato precedentemente, ha posto alla Commissione Europea un’interrogazione, tramite la quale chiedeva delle spiegazioni riguardo alle prossime mosse che l’Unione Europea avrebbe intenzione di prendere in riferimento al sistema fiscale del nostro Paese.
Nello specifico Silvia Sardone, della Lega, ha chiesto alla Commissione Europea se avesse intenzione di chiedere all’Italia di reintrodurre la tassa sull’abitazione principale.
Infatti la Sardone ha presentato un apposito documento firmato, che fa riferimento a delle indiscrezioni su presunte raccomandazioni dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia sull’introduzione di modifiche delle tasse sulla casa.
Silvia Sardone ha specificato anche che alcune segnalazioni arrivano direttamente sul fatto che in ambito europeo non sarebbe molto apprezzata l’esenzione che l’Italia ha introdotto sull’IMU che riguarda l’abitazione principale.
Qual è stata la risposta di Paolo Gentiloni
Paolo Gentiloni, parlando a nome della Commissione Europea, ha fatto seguire una risposta all’interrogazione di Silvia Sardone.
Gentiloni ha specificato che è stato presentato alla Commissione dell’Europa un documento dal titolo “Relazione del Paese relativa all’Italia 2020”.
In questo documento è stata introdotta anche un’analisi del sistema fiscale italiano.
Dalla relazione sarebbero emersi alcuni principali problemi che interessano il Fisco del nostro Paese.
Le principali questioni sono l’elevato carico fiscale sul lavoro e l’elevato livello di evasione fiscale che viene registrato in Italia.
Il commissario europeo per l’economia ha spiegato che gli esperti europei avrebbero pensato che abolendo l’esenzione dell’IMU sulla prima casa si potrebbero utilizzare le entrate che ne deriverebbero per ridurre le tasse sul lavoro.
In questo modo, secondo l’Unione Europea, ci sarebbero maggiori incentivi sul lavoro e tutto questo potrebbe portare ad avere degli effetti positivi sull’economia generale del Paese.
A quanto pare, secondo ciò che ha riferito Gentiloni, l’ipotesi è allo studio già da qualche tempo, prima che si presentasse il problema da risolvere sull’emergenza della pandemia di coronavirus.
Secondo ciò che ha riferito Gentiloni, già l’Unione Europea dal 2012 al 2019 avrebbe rivolto all’Italia delle raccomandazioni particolareggiate in questo senso.
Si sarebbe trattato, secondo l’Europa, di trasferire il carico fiscale che grava sul lavoro verso altre imposte, che sarebbero state giudicate meno penalizzante per la crescita economica dell’Italia.
Tra queste imposte si consideravano proprio quelle sul patrimonio.
Inoltre Gentiloni ha fatto riferimento nei dettagli alle raccomandazioni dell’Unione Europea relativamente al semestre europeo 2017, che specificavano come l’obiettivo di avere meno tasse sul lavoro si sarebbe potuto raggiungere anche con la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa, anche se tutto ciò potrebbe avvenire in maniera progressiva e interessare in un primo momento soltanto le famiglie con reddito più elevato.
Da tutto questo emerge che, quindi, la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa, al momento soltanto allo studio, presto potrebbe trovare attuazione nell’analisi rivolta al sistema fiscale italiano, per avere delle risorse da convogliare verso l’alleggerimento delle tasse sulle attività lavorative, per stimolare in questo senso lo sviluppo economico dell’intero Paese.