Il quadro attuale del mercato immobiliare a Bergamo rappresenta al meglio la situazione dell’intero settore in Italia. Per quanto concerne le compravendite continuano, seppur leggermente, a crescere. I prezzi, dopo essere calati per alcuni trimestri, rimangono stabili.
Dal luglio 2016 fino allo scorso novembre, infatti, i valori immobiliare nel capoluogo di provincia lombardo sono continuati a scendere per poi subire una lieve ripresa a cavallo dell’inizio del nuovo anno. Nei primi mesi del 2018 i prezzi delle case a Bergamo sono rimasti pressochè invariati.
Mercato immobiliare Bergamo: dove conviene investire
Bergamo è divisa praticamente in due: lo “Città alta”, il nucleo antico che presidiava dall’alto la pianura: nasce romana, si sviluppa nel Medioevo e prende l’attuale forma soprattutto sotto il dominio della Repubblica di Venezia.
Bergamo di sotto è la zona industriale della città. Si tratta del nucleo nato attorno ai borghi dove si svilupparono le attività produttive, in particolare quelle della lavorazioni dei filati.
Il mercato immobiliare nella città lombarda è decisamente più vivace nella zona storica, dove ogni anno arrivano migliaia di turisti e questo ha spinto molte persone ad acquistare immobili ad uso investimento.
I prezzi delle case sono di gran lunga i più alti della città, con una media di 3mila euro al metro quadro. Questo può variare in base alla posizione dell’immobile da un minimo di 2500 euro al metro quadro ad un massimo di 3600 euro al metro quadro, rimanendo abbondantemente al di sopra della media di Bergamo
Nello scorso mese di Aprile le quotazioni delle abitazioni erano di poco inferiori ai 2050 euro al metro quadro contro i 2100 dello scorso anno nello stesso periodo. Con un conseguente calo di poco superiore al 1%.
Molto attivo nel mercato immobiliare a Bergamo il comparto commerciale che ha visto una crescita sostanziale, con la nascita di diverse strutture ricettive, case vacanze con servizi utili ai turisti. Il capoluogo di provincia lombardo, infatti, si sta scoprendo pian piano anche metà turistica. Le presenze dei visitatori, infatti, aumentano di anno in anno.
