Buone notizie giungono dall’osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma che per il 2018 segnala la crescita della domanda abitativa per il terzo anno consecutivo. Si tratta di una chiaro segnale di ripresa, seppur leggera, di tutto il settore.
Mercato immobiliare: domanda in crescita. Ecco i dati
Come detto l’osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma ha sottolineato la crescita della domanda, dovuta alla ripresa del mercato, infatti, dopo la fase di crescita il settore è stato investito da un calo delle compravendite, cui ha fatto seguito a distanza di qualche anno il deprezzamento, a cui è seguita una ripresa delle richieste.
Negli ultimi mesi c’è stato un allineamento tra la domanda e l’offerta, che ha garantito la riduzione dei tempi medi di vendita. Ovviamente differenti le condizioni tra i mercati metropolitani e intermedi.
Per quanto concerne questi ultimi presentano un ritardo del processo di recupero delle posizioni precedenti alla crisi. Scenario differente per i mercati metropolitani dove, come detto in precedenza, c’è stato un allineamento tra domanda e offerta.
Dall’osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma è venuto fuori, inoltre, che c’è stata una riduzione dello sconto praticato in fase di trattativa. Il mercato immobiliare italiano restituisce segnali di crescente che, almeno per il momento, faticano a tradursi in un incremento dei principali valori del settore.
Mercato immobiliare: domanda in crescita. Ecco perchè
L’osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma ha analizzato anche i requisiti della domanda. Emerge che il primo requisito ricercato dalle famiglie è il basso costo di gestione e di manutenzione ordinaria della casa, seguito dal comfort degli ambienti e dalla sicurezza.
Non bisogna dimenticare che circa l’81% dei residenti nel Bel Paese possiede una casa di proprietà come abitazione principale o tenuto a disposizione come seconda casa per un controvalore complessivo di 4.632 miliardi di euro, superando abbondantemente la media europea, che si aggira intorno al 70%.
Stando a quanto riportato dai dati del centro di ricerca Ref la casa di proprietà è particolarmente diffusa nelle regioni del sud Italia. Prima in questa particolare graduatoria il Molise con il 93,1% dei proprietari, seguito dall’Abruzzo con l’88,1%, la Basilicata 87,3%, la Sardegna 87,6%.