Mercato immobiliare europeo: le preferite sono Amsterdam, Berlino e Parigi. In ripresa l’Italia

Il mercato immobiliare europeo è molto attivo e nelle grandi città del vecchio continente c’è grande fermento. Dopo i lunghi e bui anni delle crisi gran parte delle nazioni europee si stanno riprendendo e conseguentemente anche il settore immobiliare.

Stando ai dati forniti Global Commercial Property Monitor, il report trimestrale di Rics, che misura la fiducia nel settore retail, uffici e industria, l’interesse degli investitori per l’immobiliare commerciale europeo, con Amsterdam, Berlino, Francoforte e Parigi in cima alla lista delle città preferite. In Italia cresce l’ottimismo degli investitori, ma secondo gli osservatori il mercato è ancora alle fasi iniziali di un potenziale ciclo positivo.

L’indagine rileva che l’Investment Sentiment Index rimane positivo in 27 dei 34 Paesi presi in esame, mentre l’Occupier Sentiment Index è positivo per 24 Paesi su 34, quattro in meno rispetto al trimestre precedente.

Mercato immobiliare europeo: i dati sul commerciale

Come detto per quanto concerne l’Italia migliora la fiducia sul mercato immobiliare, seppur in misura inferiore rispetto ad altri paesi del vecchio continente. A trainare il settore, comprensibilmente, sono Roma e Milano, in controtendenza rispetto ai precedenti rapporti.

Il rapporto evidenzia anche che le previsioni in Brasile, Cina e India rimangono positive mentre peggiorano ancora a Dubai e Doha. A Lisbona e Madrid emerge un trend positivo, così come continua a essere forte l’ottimismo verso piazze più piccole come Sofia e Budapest.

Nonostante i dati forniti dal Global Commercial Property Monitor siano incoraggianti, il mercato immobiliare commerciale in Italia nella prima parte del 2018 ha subito un brusco calo degli investimenti. C’è però da tenere in considerazione un aspetto fondamentale, il 2017 per l’intero settore è stato un anno che ha fatto segnare numeri da record, con un volume di 11,1 miliardi di euro.

Ecco che, quindi, il paragone tra il primo trimestre di quest’anno e quello dell’anno passato potrebbe non rendere precisamente l’idea, anche perchè i volumi degli investimenti nei primi mesi del 2018 sono comunque incoraggianti.

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