Il mercato immobiliare italiano dopo gli anni della crisi è in netta ripresa. Le transazioni sono in crescita, d’altra parte, però, i prezzi continuano a diminuire.
Se questo spinge molti investitori ad acquistare un’abitazione, che però nel corso del tempo perde inevitabilmente valore.
Stando a dati dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite residenziali per i primi mesi del 2018 sono di una crescita del 4,3% rispetto all’anno scorso, con Bari e Napoli che hanno fatto registrare le cifre più interessanti, rispettivamente +13,1% e +11,8%. Tuttavia i prezzi dei primi sei mesi perdono lo 0,5% secondo i dati Nomisma su una media di 13 mercati monitorati.
Mercato immobiliare italiano: ecco i dati
Gli esperti del settore avevano pronosticato un aumento dei prezzi nel 2017 che non c’è stata, visto che i capoluoghi di provincia hanno chiuso l’anno con una contrazione del 2%, e l’hinterland delle grandi città con -2,7%.
In controtendenza i dati relativi al mercato immobiliare nelle grandi, che sembrano vivere una realtà completamente diversa. Così, Bologna ha guadagnato lo scorso anno +4,9%, Milano +3,5%, Firenze +2,1%, Verona +1,9%, Napoli e Palermo +0,7%.
Nei primi sei mesi del 2018 i valori immobiliari hanno confermato il trend di lento recupero, con variazioni ormai prossime allo zero, ma con un’accelerazione tutto sommato modesta in relazione all’andamento degli ultimi due anni.
Come detto in precedenza l’analisi dei 13 mercati presi in riferimento c’è stata la diminuzione dei prezzi del 0,5%.
Ma c’è anche uno scollamento tra le transazioni e il cosiddetto potenziale espansivo, misurato attraverso le intenzioni di acquisto delle famiglie: nello specifico, sono infatti oltre 2,6 milioni quelle che hanno manifestato il desiderio di acquistare casa.