Il mercato immobiliare spagnolo corre ed è sempre in grande fermento. Come tutto il settore dell’immobile in europa durante gli anni della crisi ci sono stati lunghi momenti di stallo che molto hanno fatto preoccupare gli esperti ma la ripresa ad oggi è evidente. A trainare il mercato degli affitti in Spagna sono senza ombra di dubbio le grandi città come Madrid, Barcellona e Valencia, che attirano investitori e turisti provenienti da tutto il mondo.
Negli ultimi dieci anni il mercato degli affitti in Spagna è cresciuto, infatti le richieste di affitto sono aumentate del 51,1%. Secondo i dati della Banca di Spagna negli ultimi 12 anni la percentuale di case proposte in locazione, rispetto alle abitazioni totali, è passata dal 9,59% al 14,5%.
L’Ufficio Studi Tecnocasa Spagna, in collaborazione con l’Università Pompeu Fabra di Barcellona, ha analizzato le locazioni nella penisola iberica intermediate dalle agenzie Tecnocasa e Tecnorete nel 2017.
Dall’analisi dell’evoluzione nel tempo dei canoni mensili al metro quadro, si nota come nel 2017 ci sia stata una crescita significativa rispetto agli anni precedenti. In tutto l’arco temporale si nota come i canoni a Barcellona siano superiori rispetto a quelli di Madrid.
Se nella capitale spagnola, infatti, il canone di locazione costa in media 12,53 euro al mese per metro quadro, nella città catalana questo dato sale a 13,57 euro. La media in Spagna è decisamente più contenuta e si attesta intorno ai 10 euro al mese per metro quadro.
Per quanto concerne i tempi di locazione, nel 2012 passavano mediamente 39 giorni dal momento in cui l’immobile veniva immesso nel mercato al momento in cui veniva dato in affitto.
Le oscillazioni di questo lasso temporale sono variate negli anni anche in conseguenza all’andamento della domanda. Più è alta la domanda meno giorni saranno necessari per affittare l’immobile. In base al dato registrato nel 2017 si attesta quindi che la domanda è cresciuta visto che i tempi si sono accorciati a 26 giorni