Il mercato immobiliare in Sardegna è in grande ripresa e il settore turistico sta fornendo una spinta importante. In particolare il mercato immobiliare della Costa Smeralda ha risentito della crisi in maniera minore rispetto alle altre aree dell’isola. Nel 2017, le transazioni fra Olbia e Castelsardo sono aumentate di oltre il 10%.
Christie’s Real Estate ha analizzato le compravendite per quanto concerne le ville top con accesso al mare e caletta privata per 55 milioni di dollari. Sempre secondo l’operatore anglosassone in Costa Smeralda il 60% degli acquirenti sono stranieri. In particolare stanno aumentando gli acquirenti di provenienza asiatica.
Mercato immobiliare Sardegna: ecco i dati
Le ville che affacciano sul mare hanno un costo medio di tre milioni di euro, spostandosi più all’interno, nel raggio di 20 chilometri dal mare, i valori scendono. Accanto alle proprietà affacciate sulle marine, vi sono le tenute di altissimo livello che costituiscono un mercato di nicchia. Si tratta di pezzi unici dal valore di decine di milioni di euro che anche durante il periodo più buio della crisi non hanno sostanzialmente registrato riduzioni di valore. Questi immobili, ville con dépendance e ormeggi privati movimentano il mercato con sole 4 o 5 compravendite all’anno.
Spostandosi a sud i dati dell’agenzia delle Entrate a fine 2017 mostrano vendite tra Chia e Santa Margherita in aumento del 35,9% e nel “Sarrabus”, che include Villasimius e Costa Rey, in rialzo del 23,6%.
A Pula il mercato registra una leggera ripresa delle richieste. Aumentano le richieste di appartamenti da adibire a B&B e case vacanza da parte di investitori locali. Le cifre investite partono da 150 mila euro e i rendimenti medi sono compresi tra gli 80 e i 150 euro al giorno durante l’alta stagione che va da maggio a settembre.