Nel primo trimestre del 2018 si sono verificati cali delle transazioni sul mercato immobiliare italiano relativi principalmente agli uffici e agli hotel. Stando ai dati forniti da Bnp Paribas Real Estate nel secondo trimestre di quest’anno i volumi sono stati pari a 1,7 miliardi di euro con un calo del 40% rispetto al secondo trimestre 2017.
Se allarghiamo l’analisi ai primi 6 mesi dell’anno il dato è attorno ai 3,2 miliardi, confermando una riduzione del 35% rispetto al primo semestre 2017. Va detto, però, che l’anno passato rappresentava il record di sempre per l’Italia, con 11,1 miliardi di volumi, frutto soprattutto di una accelerazione sul fronte uffici avvenuta nell’ultima parte dell’anno. Com’è accaduto anche per il mercato immobiliare residenziale, anche in questo settore dopo una forte ripresa sembra esserci un calo di assestamento.
Mercato immobiliare uffici: ecco i dati del 2018
Circa la metà del totale delle transazioni che avvengono sul mercato immobiliare italiano riguardano gli uffici. Gli 880 milioni di euro registrati nel periodo aprile-giugno portano il dato complessivo del semestre a 1,2 miliardi, in calo del 43% rispetto al 2017. In ribasso anche le transazioni per quanto concerne gli hotel, con 140 milioni investiti nel secondo trimestre e una riduzione su base semestrale del 50%, mentre è in linea con lo scorso anno il segmento Retail con 500 milioni di volumi nel secondo trimestre.
La regina del mercato immobiliare italiano, anche per quanto concerne questo settore è Milano che mostra nel secondo trimestre una performance positiva con 775 milioni di euro investiti con una crescita che si attesta intorno al 12% grazie in particolare all’ottimo risultato degli uffici con un totale di investimento di circa 600 milioni di euro.
Decisamente diversa la situazione per quanto concerne Roma, con 385 milioni nel trimestre di cui circa 260 provengono dagli uffici e un andamento complessivo nel semestre che si attesa a 640 milioni, in contrazione del 17%.
Sul fronte retail, stabili i centri commerciali al 4,90%, mentre per le high street Milano è ferma intorno al 3%, Roma passa dal 3,50 al 3,30%.
