La nuova Legge di Bilancio ha stabilito per il prossimo anno l’abolizione della Tasi nel modo in cui la conosciamo attualmente.
Questa tassa infatti sarà accorpata all’Imu e diventerà quella che si può definire come una vera e propria Super Imu.
La novità interessa i proprietari degli immobili e sta facendo parlare molto.
L’obiettivo è quello di mettere ordine nel sistema di tassazione relativo ai vari Comuni del nostro Paese.
Non ci saranno invece novità per quanto riguarda la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti.
QUI ti spieghiamo le differenze tra TASI E TARI!
Il principale cambiamento riguarda il fatto che l’Imu, trattandosi di un’imposta e non di una tassa (a differenza di quanto accadeva con la Tasi), potrà subire delle modifiche in base alle decisioni adottate dalle varie amministrazioni comunali, le quali potranno anche non specificare i precisi servizi che verranno coperti con i soldi dovuti dai cittadini.
Diverse sono le novità che riguardano la nuova Imu, a partire dall’aliquota base, che passa all’8,6 per mille, rispetto al 7,6 per mille previsto in precedenza.
I sindaci avranno quindi la possibilità di stabilire delle aliquote che possono variare da un Comune ad un altro.
Per quanto riguarda le ville e le cosiddette abitazioni signorili, ci sarà un cambiamento relativo all’aliquota standard, che passa al 5 per mille rispetto al precedente 4 per mille.
I Comuni avranno comunque in questo caso la possibilità di elevare l’aliquota o di abbassarla di un punto.
La nuova Imu dovrà essere pagata interamente dal proprietario di un immobile e quindi quest’ultimo dovrà necessariamente farsi carico anche della somma relativa alla Tasi che in precedenza dovevano pagare gli inquilini.
Il pagamento della nuova Imu con l’accorpamento della Tasi può essere effettuato con un modello F24, con un bollettino postale oppure con il sistema PagoPA.
Si attendono ancora delle direttive precise. Per questo motivo è previsto un anticipo del 50% del versamento del 2019 per quanto riguarda la scadenza stabilita per il mese di giugno.
Inoltre è da ricordare che è prevista una deduzione per l’Imu relativa agli immobili strumentali del 50% in riferimento all’anno che sta per terminare e del 60% per quanto riguarda i prossimi due anni.
Diversi i pareri contrastanti, anche in campo politico, sulla questione.
Il Governo rassicura i cittadini sul fatto che con la nuova legge non si andrà a pagare di più rispetto a quanto dovuto attualmente, mentre alcuni esperti del settore immobiliare avvisano di un pericolo soprattutto nei Comuni nei quali non si è arrivati al massimo dell’aliquota.