Quali sono i permessi per ristrutturare casa internamente?
Può essere una domanda ricorrente in caso di un intervento da apportare su un edificio.
Spesso per i non addetti ai lavori è difficile orientarsi fra un sistema di regole che può apparire complicato.
Eppure il rispetto dei permessi per ristrutturare casa internamente è fondamentale per non incorrere in alcune sanzioni in cui si potrebbe incappare, se non vengono rispettati i dettami da applicare a livello edile.
È sempre importante rivolgersi ad un tecnico specializzato, che ti possa spiegare bene tutte le norme contenute in un testo fondamentale in questo settore.
Si tratta del Testo Unico sull’Edilizia DPR 380/01.
Naturalmente oltre a queste leggi stabilite dallo Stato ci sono poi i regolamenti edilizi delle Regioni e del Comune, che entrano nei maggiori dettagli e che regolamentano la materia.
In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni che riguardano i permessi per ristrutturare casa internamente.
Sei pronto?
INIZIAMO!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Cosa fare per iniziare i lavori di ristrutturazione?
Partiamo dall’inizio facendoti l’elenco delle cose che dovrai fare prima di ristrutturare casa:
Contattare un architetto o progettista;
Far eseguire un rilievo;
- Creare il progetto;
- Stilare il computo metrico;
- Richiedere tutti i preventivi;
- Nominare il capo della sicurezza
- Nominare il direttore dei lavori
- Portare la pratica edilizia in comune
La manutenzione ordinaria
Vediamo che cosa prescrive la legge in termini di intervento di manutenzione ordinaria.
Secondo il Testo Unico sull’Edilizia vanno compresi in questa categoria tutti gli interventi che riguardano la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione di quegli elementi degli edifici che sono importanti per mantenere in efficienza gli impianti tecnologici.
In caso di questi interventi non sussiste l’obbligo di comunicare qualcosa.
Quindi non dobbiamo avere alcuna autorizzazione (lavori edili liberi) edilizia per:
- ricostruire pavimenti
- sostituire porte e finestre
- tinteggiare le pareti o i soffitti
- la sostituzione della caldaia
- l’installazione di tende da sole
- la sostituzione dei sanitari
- riparare l’impianto elettrico
- riparare impianto del gas
- riparare impianto di riscaldamento
Non comportano il possesso di titoli edilizi specifici altri interventi come:
- installazione di citofoni e antenne
- installazione o riparazione di parapetti
- installazione o riparazione di cancellate
- installazione o riparazione di ringhiere
- installazione o riparazione di recinzioni
- riparazione cornicioni o tegole.
Abbiamo preparato una Guida dove ti forniamo informazioni importanti sui lavori di manutenzione ordinaria e ti spieghiamo come detrarli: Lavori di Manutenzione Ordinaria: Quali Sono e Come Detrarre i Lavori!
Inoltre possiamo agire liberamente anche per quanto riguarda l’eliminazione di barriere architettoniche, a meno che gli interventi edilizi non comportino la messa in atto di opere che possano alterare la sagoma dell’edificio.
Spesso hai sentito parlare di CIL e CILA.
La prima sigla indica la Comunicazione Inizio Lavori, che è stata abolita e che non riguarda nemmeno le opere di pavimentazione, la tinteggiatura delle facciate, il trattamento dei ferri arruginiti, il montaggio di pannelli solari.
La manutenzione straordinaria
Diverso è il discorso per quanto riguarda un intervento di manutenzione straordinaria.
Quest’ultima è definita nell’articolo 6 del Testo Unico.
Riguarda tutti quegli interventi che sono necessari per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, per realizzare servizi igienico-sanitari.
Naturalmente le opere non devono alterare comunque la volumetria dell’edificio e non devono comportare il cambio della destinazione d’uso (QUI ti indichiamo i costi del cambio destinazione uso con opere e senza opere).
In ogni caso però gli interventi di manutenzione straordinaria comportano la realizzazione di opere più invasive rispetto a quelle che ricadono nella manutenzione ordinaria.
A questo proposito dobbiamo ricordarci della CILA.
Forse avrai sentito parlare anche di DIA e SCIA, per quanto riguarda i permessi per ristrutturare casa 2019.
Vediamo di fare chiarezza su questi termini.
La CILA indica la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, che è stata introdotta con la legge 73 del 2010.
È soltanto una comunicazione, quindi per iniziare i lavori non devi aspettare che ci sia l’approvazione da parte del Comune.
La CILA viene presentata dal proprietario presso il Comune.
Può essere presentata anche dall’inquilino con il consenso del proprietario oppure un professionista, come un ingegnere o un architetto, iscritti ai relativi ordini professionali, può essere delegato per la presentazione di questa comunicazione.
Da notare che la CILA non comporta delle scadenze, quindi non è necessario richiedere delle proroghe.
Ma per che cosa serve la CILA?
Gli interventi per cui è richiesta la CILA
Parlando di permessi per ristrutturare casa internamente, vediamo quali sono le opere per cui è richiesta la CILA.
Si tratta di quegli interventi che rientrano nella categoria delle manutenzioni straordinarie leggere.
Per esempio possiamo includere il rifacimento delle fognature, anche con modifiche delle loro caratteristiche, il riordino degli spazi interni, la realizzazione di controsoffitti in cartongesso, la creazione di un’opera di canna fumaria, lo spostamento di porte e di infissi.
Poi ancora fra questi permessi per ristrutturare casa internamente richiedono la CILA il frazionamento di un’unità immobiliare o l’accorpamento di più unità immobiliari.
In questo caso, insieme alla CILA, devi trasmettere al Comune la dichiarazione di un tecnico che attesti che i lavori realizzati siano conformi agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi.
Inoltre il tecnico attesta che gli interventi realizzati siano compatibili con le norme antisismiche e con quelle sul rendimento energetico.
Si deve dichiarare anche che le opere non comportano il coinvolgimento delle parti strutturali di un immobile.
Gli interventi per cui serve la SCIA
La SCIA o il permesso di costruire occorre per tutte le opere che non sono state elencate precedentemente.
SCIA significa Segnalazione Certificata di Inizio Attività e riguarda tutte le opere quando gli interventi agiscono su elementi strutturali, come i muri portanti, i pilastri, i solai.
In questi casi occorre avere un progetto ben preciso che viene formulato da un ingegnere e viene depositato al Genio Civile.
Inoltre la SCIA viene utilizzata quando si deve richiedere il cambio di destinazione d’uso di un immobile.
È molto importante fra i permessi per ristrutturare casa internamente.
Le sanzioni in cui si può incorrere
Se hai mancato l’invio della CILA o della SCIA, puoi incorrere, in tema di mancata presentazione di permessi per ristrutturare casa internamente, in una sanzione che corrisponde a 1.000 euro.
Esiste però la possibilità di sanare il tutto tramite il procedimento che si chiama CILA o SCIA in sanatoria.
La sanzione può essere ridotta anche di due terzi, quindi con il pagamento di una somma pari a 333 euro, se decidi di fare una comunicazione spontaneamente quando l’intervento è in corso di esecuzione.
È il procedimento che si chiama CILA o SCIA tardiva.
In parte diverso è il discorso della mancata richiesta di autorizzazione per aumenti di volume e superficie, se essi sono ammessi dal piano regolatore o dal piano urbanistico in riferimento ad una determinata area.
In questo caso la sanzione dipende dall’estensione dell’abuso.
In generale si paga il doppio degli oneri di urbanizzazione.
Questi ultimi sono le spese pagate al Comune per realizzare delle opere come le fognature e l’illuminazione, che sono al servizio di un immobile.
Quanto costano i permessi per ristrutturare casa?
Chiudiamo questa guida indicandoti i costi per i permessi di una ristrutturazione di interni:
SCIA: dai 700 ai 1000 euro;
CILA: dai 500 agli 800 euro;
Costo permesso di costruire: dai 1000 ai 1500 euro
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