Proroga Superbonus: ecco tutte le novità da non perdere!
Si avvicina un importante appuntamento con Bruxelles, fissato per il prossimo 30 aprile, data entro la quale il Governo italiano dovrà sottoporre al vaglio delle Istituzioni europee il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (in prosieguo anche PNRR – Recovery and Resilience Plan), che riguarderà i prossimi anni 2021-2026.
Si tratta di un “pacchetto” di riforme strutturali e proposte di investimenti, finanziati dal c.d. Next Generation EU (NGEU), il nuovo strumento predisposto dall’Unione europea, per fronteggiare, nell’immediato, l’attuale situazione economico-sociale e sanitaria e, conseguentemente, garantire la ripresa.
Tale Piano, unitamente alle proposte formulate dagli altri Stati membri, una volta approvato dalla Commissione Europea, costituirà parte integrante del Quadro finanziario pluriennale, ovverosia il c.d. bilancio UE a lungo termine, valido per il periodo 2021-2027.
È certamente un progetto sfidante e senza precedenti che, se dovesse superare il rigoroso vaglio europeo, potrebbe rivoluzionare l’intero sistema fiscale italiano e dare nuova linfa a settori economici che potrebbero rappresentare il volano per la ripartenza.
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Superbonus prorogato e semplificato
Oltre alla “Proroga Superbonus” arriva anche la semplificazione!
Con specifico riferimento alla materia tributaria, sono state formulate importanti proposte di razionalizzazione della pressione fiscale, in una ottica di maggiore progressività.
Le più attese indicazioni riguardano le detrazioni fiscali e, in particolare, il Superbonus che, nella nuova versione semplificata, dovrebbe prevedere meno adempimenti e l’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari.
Se tali mozioni dovessero ottenere l’approvazione definitiva, al Superbonus potrebbero accedere non solo i privati ma anche esercenti attività d’impresa, arti e professioni, il settore alberghiero, nonché PMI, in quanto categorie maggiormente in difficoltà.
Importanti modifiche riguardano anche il novero degli interventi agevolabili.
Si punta a estendere il beneficio anche in caso di interventi di teleriscaldamento efficiente, con caldaie a biomasse avanzate, includendo anche gli spesso ingenti costi di rimozione e smaltimento dell’amianto.
La detrazione al 110% potrebbe, inoltre, essere prorogata sino al 31 dicembre 2023.
L’obiettivo di tale proroga, da più parti invocata, è garantire l’effettivo rilancio del settore edilizio privato che rappresenta una fetta consistente (circa il 20%) del Pil italiano, anche attraverso un iter meno farraginoso.
Aliquota unica per tutte le detrazioni fiscali
Oltre alla proroga superbonus, ulteriori misure riguardano la necessità di un riordino delle norme agevolative che, negli anni, hanno introdotto diversi bonus fiscali attualmente tutti vigenti, relativi al comparto casa.
La riforma che si sta tentando di attuare in materia di detrazioni fiscali è sintetizzabile in semplificazione e velocità.
In particolare, è stata formulata la proposta di modificare sensibilmente l’attuale art. 16-bis, D.R.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR), prevedendo una unica aliquota generalizzata pari al 75% per tutti gli interventi di ristrutturazione e le opere finalizzate al miglioramento e all’efficientamento energetico.
Ciò significa che, in forza di tale armonizzazione, i principali bonus ristrutturazioni e bonus mobili (50%), sismabonus ed ecobonus (dal 50% al 80%), bonus verde (36%), bonus facciate (90%), bonus idrico (50%), sconterebbero tutti la medesima percentuale detraibile.
Nelle Relazioni al PNRR, si forniscono, inoltre, anche indicazioni in merito all’opportunità di semplificare la burocrazia, snellendo le procedure e gli adempimenti previsti per tutte le detrazioni edilizie, stabilizzandole fino al 2025.
Cessione del credito e sconto in fattura strutturali
A completamento del quadro di riforma, vi sono altre importanti proposte che afferiscono alla necessità di ridurre il periodo di “rimborso” della maxi detrazione a 5 anni, in luogo degli attuali 10 anni, previsti per la quasi totalità dei bonus casa, nonché rendere strutturali lo sconto in fattura e la cessione del credito sino al 30 giugno 2027.
La realizzazione di tali obiettivi richiede un notevole investimento nell’implementazione digitale, anche attraverso la creazione di un unico portale, che consenta una più rapida e sicura circolazione dei crediti fra gli operatori coinvolti, garantendo immediata e continua liquidità finanziaria.