La registrazione del contratto di locazione è un passo fondamentale da compiere per renderlo valido il contratto di affitto.
Si provvede ad essa dopo la stipula dell’accordo tra il proprietario di un immobile e l’inquilino che prende in affitto l’abitazione o un locale di carattere commerciale.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Chi deve registrare il contratto di locazione
- Come fare per registrare un contratto di locazione?
- Quanto tempo ho per registrare un contratto di locazione?
- Chi paga le spese registrazione contratto di locazione
- Come si paga l’imposta
- Cosa succede nel caso di mancata registrazione del contratto
- Quanto costa la registrazione di un contratto di affitto?
- Come funziona la registrazione contratto di locazione con cedolare secca
- Le sanzioni per chi non registra il contratto
Chi deve registrare il contratto di locazione
Il contratto di locazione deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, facendo riferimento all’ufficio competente per territorio, dal padrone di casa.
È proprio quest’ultimo a doversi recare all’ufficio e a dover pagare l’imposta di registro prevista.
Come fare per registrare un contratto di locazione?
Esistono due modalità per effettuare la registrazione del contratto di affitto.
1. Registrazione del contratto di locazione in forma cartacea: di solito una registrazione del contratto di affitto ordinaria viene fatta in forma cartacea.
Deve essere presentata una specifica richiesta e si devono allegare i seguenti documenti:
- RLI, modello registrazione locazione immobili, che si può trovare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o si può scaricare dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In questo modello devono essere riportate tutte le informazioni che riguardano il contratto;
- eventualmente modello RR, dove vanno elencati i contratti da registrare, se questi ultimi sono più di uno;
- due copie del contratto con firma originale;
- contrassegni telematici per il pagamento dell’imposta di bollo su ogni copia del contratto. L’importo deve corrispondere a 16 euro per ogni quattro facciate del contratto o ogni 100 righe;
- ricevuta di pagamento dell’imposta di registro.
2. Registrazione telematica del contratto di affitto: in alternativa alla forma cartacea, anche per la registrazione del contratto di locazione ad uso abitativo, si può usufruire di quella telematica.
La registrazione telematica utilizza il software RLI web, che si trova sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Si deve allegare una copia del contratto in formato TIF, TFF o PDF/A.
La copia del contratto, invece, non deve essere allegata se si tratta di locazione di tipo abitativo, se il contratto è stipulato tra persone fisiche che non esercitano un’impresa o una professione, se il numero dei locatori e dei conduttori non è superiore a tre, se si tratta soltanto di un’unità abitativa che eventualmente non abbia una quantità di pertinenze che superi le tre.
La copia del contratto non va allegata per via telematica nemmeno per tutti quegli immobili che sono censiti con attribuzione di rendita.
Quanto tempo ho per registrare un contratto di locazione?
Per quanto riguarda i termini stabiliti, la legge afferma che la registrazione debba avvenire entro 30 giorni dalla firma del contratto, per non incorrere in una mora.
Dopo la registrazione, il padrone di casa deve fornire una comunicazione all’inquilino entro 60 giorni e deve fornire la prova del pagamento dell’imposta.
La stessa comunicazione, sempre comprovata da appositi documenti, deve essere inviata all’amministratore di condominio.
Chi paga le spese registrazione contratto di locazione
Il pagamento delle spese previste per la registrazione del contratto di locazione, prima dell’intervento della Legge di Stabilità del 2016, spettava ad entrambe le parti.
Quindi l’Agenzia delle Entrate, se riscontrava il mancato pagamento, poteva richiedere all’una, all’altra parte o ad entrambe il pagamento delle somme dovute e dei relativi interessi con sanzioni applicate.
In ogni caso l’imposta di registro per la locazione si paga a metà ossia 50% l’inquilino e 50% il locatore, mentre le spese dell’imposta di bollo sono a carico dell’inquilino.
Tutte le informazioni dettagliate puoi trovarle in questa guida che abbiamo appositamente preparato.
Come si paga l’imposta
Il pagamento dell’imposta può variare in termini di modalità, in base alla via scelta per registrare il contratto di locazione.
Se si sceglie il formato cartaceo, bisogna utilizzare il modello F24 Elide. Se si utilizza la via telematica, il pagamento è anch’esso telematico e viene eseguito nel contesto della registrazione.
Utilizzando il modello F24 Elide, deve essere inserito il codice tributo per la registrazione del contratto di locazione, che è differente in base alle varie tasse da pagare.
Ecco di che si tratta:
- 1500 – imposta di registro prima registrazione;
- 1501 – imposta di registro successive annualità;
- 1502 – imposta di registro cessioni contratto;
- 1503 – imposta di registro risoluzioni contratto;
- 1504 – imposta di registro proroghe contratto;
- 1505 – imposta di bollo;
- 1506 – tributi speciali e compensi.
Cosa succede nel caso di mancata registrazione del contratto
È bene comunque ricordare che la mancata registrazione del contratto di locazione, l’omessa registrazione del contratto di locazione o la registrazione del contratto di locazione in ritardo, oltre il termine per la registrazione del contratto di locazione, può comportare il pagamento di differenti sanzioni, che possono essere evitate se tutta la procedura viene svolta con correttezza.
L’imposta di registro può essere pagata annualmente, in riferimento ad ogni anno di durata del contratto, o complessivamente tutta insieme per l’intera durata.
In quest’ultimo caso si ha la possibilità di usufruire di una riduzione.
Quanto costa la registrazione di un contratto di affitto?
Siamo arrivati al punto in cui mettiamo in evidenza per la registrazione del contratto di locazione quali sono i costi!
Anche il costo per la registrazione del contratto di locazione può variare, infatti l’imposta di registro viene applicata in misura proporzionale se il padrone di casa è un privato:
- Se la locazione è imponibile IVA, l’imposta di registro ha un prezzo pari a 67 euro, che vale una volta sola per tutta la durata del contratto.
- Nel caso in cui l’immobile affittato non è arredato, l’imposta di registro corrisponde al 2% dell’ammontare dei canoni per tutta la durata del contratto.
- Se l’affitto riguarda un immobile arredato, si devono considerare l’aliquota propria del 2% per l’immobile e quella del 3% per gli arredi (nel caso in cui si ha una suddivisione in due contratti distinti). Se si ha un contratto unico viene applicata l’aliquota del 2%.
Da non dimenticare che i contratti possono essere prorogati e anche questa proroga deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate.
In caso di rinnovo della registrazione del contratto di locazione, devono essere pagate l’imposta di bollo e quella di registro.
Il rinnovo può essere fatto direttamente in ufficio attraverso la presentazione del modello RLI oppure online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Come funziona la registrazione contratto di locazione con cedolare secca
Al momento di registrare il contratto, si possono scegliere due tipi di tassazione. Uno è il regime ordinario, che comporta l’obbligo del versamento delle imposte di registro e di bollo.
L’altro è il regime sostitutivo, che è riservato ai soli contratti di locazione per immobili ad uso abitativo e quindi non può essere utilizzato da società o enti che operano con scopi commerciali. Si tratta di un regime facoltativo, che può essere scelto liberamente da chi dà in affitto un’abitazione.
Se si opta per il regime sostitutivo, a differenza di quanto accade per il regime ordinario, si versa un’imposta sostitutiva, che si chiama cedolare secca.
Quest’ultima sostituisce le imposte di registro, il bollo, l’Irpef e le addizionali.
Le sanzioni per chi non registra il contratto
Generalmente chi non registra il contratto è soggetto al pagamento di apposite sanzioni, che possono variare in base alla natura della violazione effettuata, secondo il seguente schema:
- omessa registrazione del contratto – si paga dal 120% al 240% dell’imposta;
- tardivo versamento dell’imposta – si paga il 30% dell’imposta;
- parziale occultamento del canone – la sanzione corrisponde ad un intervallo che va dal 200% al 400% dell’imposta.
Nel caso di sanzioni, va specificato sul modello per il pagamento il codice tributo, secondo il seguente schema:
1507 – sanzioni da ravvedimento per prima registrazione in ritardo;
1508 – interessi da ravvedimento per prima registrazione in ritardo;
1509 – sanzioni da ravvedimento per versamento di annualità in ritardo;
1510 – interessi da ravvedimento per versamento di annualità in ritardo.