Restituzione Assegno Proposta di Acquisto: Come Funziona!

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Cosa c’è da sapere sulla restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto?

Un tema molto spinoso, che vale la pena di approfondire, perché consiste in un’eventualità con la quale diverse persone possono ritrovarsi ad avere a che fare.

Quando si tratta della compravendita di una casa, è sempre importante fare attenzione a tutti gli aspetti, anche per quanto riguarda la possibilità della restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto.

Se vuoi saperne di più leggi la nostra guida sull’argomento.

Iniziamo subito!

Cosa sapere sull’assegno di acquisto

Prima di passare direttamente a vedere che cosa succede nel caso della restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto, chiariamo subito alcuni aspetti fondamentali che riguardano questa procedura.

Vediamo subito tutte le informazioni che riguardano questo documento.

Tutti sappiamo che, nel momento in cui vogliamo comprare una casa, quando si fa la proposta di acquisto si deve versare un assegno.

Esso ha un ruolo importante, perché in questo modo puoi manifestare il tuo reale interesse per l’acquisto dell’immobile in oggetto.

Ma quali sono le caratteristiche che l’assegno versato deve avere?

Innanzitutto non può essere trasferibile e, per quanto riguarda l’importo, esso deve corrispondere al 10% del prezzo dell’immobile.

Prendiamo il caso per esempio di un proprietario che si affida per la vendita di un immobile all’agenzia immobiliare.

In questo modo il potenziale acquirente dà all’agente l’assegno e l’agente immobiliare si impegna a tenerlo in considerazione proprio nel momento in cui viene sottoscritto l’accordo con la proposta di acquisto.

Si tratta di una procedura fondamentale e il tutto si svolge a titolo gratuito, infatti l’assegno nel corso del tempo non matura interessi.

Ovviamente si deve sottolineare che l’assegno non può essere incassato dall’agente immobiliare e non può essere fatto valere come provvigione né come un importo per eventuale risarcimento di danni.

Fatta questa premessa essenziale, vediamo cosa sapere sulla restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto.

Quanto è vincolante una proposta di acquisto?

Ma quanto è vincolante la proposta di acquisto che l’acquirente fa al venditore?

Diciamo che l’acquirente si assume un impegno essenziale, perché ha manifestato il suo reale interesse per l’acquisto dell’immobile.

Il proprietario, invece, non ha un vincolo specifico nei confronti dell’acquirente, infatti rimane libero prima di accettare la proposta e ha la possibilità di valutare altre offerte.

Ecco perché è importante che le due parti sottoscrivano entrambe l’accordo soltanto quando hanno intenzione di portare avanti una specifica trattativa.

Nel momento in cui il venditore accetta tutte le condizioni economiche e le altre clausole che fanno parte della proposta scritta e firmata dall’acquirente, il venditore può firmarla.

A questo punto tutte e due le parti sono vincolate a rispettare l’accordo.

Per questo si procede anche alla registrazione della proposta presso l’Agenzia delle Entrate, a meno che le parti non procedano a realizzare il preliminare di compravendita entro 20 giorni.

Di solito la registrazione viene eseguita dall’agente immobiliare, se ci si è rivolti a quest’ultimo per la trattativa che implica la compravendita.

Cosa accade in caso di recesso da parte del venditore

Entriamo adesso nel vivo della discussione per quanto riguarda la restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto e vediamo che cosa succede nel caso in cui il venditore decide di recedere.

Abbiamo detto che la proposta di acquisto diventa vincolante per il venditore soltanto nel momento in cui l’accetta e la sottoscrive.

Inoltre, nel momento in cui il venditore compie questa scelta, l’acquirente deve controfirmare la proposta.

Quindi, in virtù del vincolo che si instaura, nemmeno il venditore avrebbe la facoltà di revocare il documento.

Per quanto riguarda l’assegno versato, per comprendere più in dettaglio che cosa succede per quanto riguarda la restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto, bisogna rifarsi all’articolo 1329 del Codice Civile, che parla di procedura irrevocabile.

Comunque il termine irrevocabile non vuol dire che il processo non può essere annullato.

Se l’aspirante compratore si tira indietro, il venditore può trattenere l’assegno.

Nel caso in cui invece a tirarsi indietro è il venditore, quest’ultimo deve obbligatoriamente restituire all’aspirante acquirente una somma pari al doppio dell’assegno che lui aveva versato.

Il venditore, inoltre, se si è rivolto per la compravendita ad un’agenzia immobiliare, deve versare anche la sua parte della provvigione, perché comunque l’agenzia ha lavorato per portare a termine il compito che era stato affidato.

Lettera per recedere dalla proposta di acquisto: come inviarla

La revoca della proposta di acquisto con la restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto implica l’invio di una lettera di recesso.

Infatti la decisione deve essere comunicata in forma scritta e in forma tracciabile.

Il venditore deve revocare tutto mandando una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure può fare ricorso alla posta elettronica certificata.

La lettera deve essere indirizzata all’aspirante acquirente.

Restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto: come si fa!

Ma quindi come avviene la restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto?

A livello pratico l’assegno viene restituito all’acquirente, considerando che comunque legalmente il documento assume un carattere ufficiale specialmente se la proposta di acquisto è stata registrata presso l’Agenzia delle Entrate.

Comunque è da dire a questo proposito che la somma dell’assegno viene bloccata fino all’ultimo giorno utile in riferimento alla durata della proposta di acquisto.

Nel momento in cui arriva in concreto la possibilità di restituire l’assegno all’acquirente, quest’ultimo può presentare una nuova proposta, naturalmente specificando altre volontà o indicando una somma differente per l’acquisto dell’immobile a cui è interessato.

Consigli utili

Tutto il processo che riguarda la compravendita di un immobile è una procedura molto delicata, perciò devi essere sempre consapevole, sia che tu sia la parte venditrice sia che il tuo ruolo sia quello della parte acquirente.

In particolare devi sapere tutto ciò che riguarda la restituzione dell’assegno dopo la proposta di acquisto, in modo da poterti orientare nella maniera più giusta.

Se sei il venditore, prima di accettare la proposta, considera bene, valutando attentamente se per te sia conveniente oppure no.

Infatti nel momento in cui accetti l’accordo firmandolo, poi, se dovessi cambiare idea e decidere di prendere in considerazione altre proposte, dovresti restituire l’assegno perdendo anche in termini economici, perché devi restituire una somma pari al doppio rispetto all’assegno che ti è stato messo a disposizione, come abbiamo già indicato precedentemente.

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