Qual è l’andamento dei mutui nelle settimane che segnano la fine del periodo estivo?
Cosa ci dobbiamo aspettare dopo l’estate in tema di tassi e di spread?
Già nel corso della stagione estiva abbiamo avuto l’occasione, come sottolinea anche Mutuionline, di vedere un primo calo dei valori per quanto riguarda i tassi dei mutui, uno stop ai rialzi che è risultato chiaro dopo i primi mesi dell’anno in corso.
Adesso la situazione potrebbe essere molto evidente, se analizziamo l’andamento dei mutui nel nostro Paese e se facciamo delle previsioni per il futuro.
Vediamo cosa c’è da sapere sulle caratteristiche che contraddistinguono i mutui dopo l’estate in Italia.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Cosa sapere sui tassi di interesse
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo potuto notare, in particolare in seguito alla prima ondata dell’epidemia di coronavirus, dei veri e propri rialzi dei mutui per l’acquisto degli immobili, una situazione che si è verificata in corrispondenza della ripresa delle attività.
Nei primi mesi dell’anno in cui ci troviamo, infatti, il tasso fisso ha subito dei leggeri rialzi, dopo un periodo abbastanza lungo in cui si è collocato ai minimi di sempre.
È necessario, però, fare delle specificazioni, cercando di comprendere come funzionano i tassi di interesse e quali sono i fattori che influiscono sull’aumento di questi ultimi.
In particolare, facendo riferimento proprio ai mutui, dobbiamo notare che sono diversi gli elementi che incidono sul tasso di interesse.
Parliamo ad esempio dell’Eurirs (nel caso di un tasso variabile), dell’Euribor (nel caso di un finanziamento a tasso fisso) e dello spread.
Questi fattori possono subire dei cambiamenti in modo indipendente e possono di conseguenza causare una modifica nei tassi di interesse dei mutui, al rialzo o al ribasso.
La situazione nei primi mesi del 2021
Proprio per questo motivo è importante comprendere che nei primi mesi del 2021 il tasso interbancario ha determinato una variazione dei tassi fissi dei finanziamenti.
Dobbiamo infatti notare che l’Eurirs a 20 anni è passato da una percentuale dello 0% ad una dello 0,3%.
Allo stesso tempo, anche lo spread messo a punto dagli istituti di credito ha fatto alzare leggermente i tassi variabili.
Questo perché proprio le banche hanno avuto la necessità di rendere più caro lo spread, quello che viene definito come il margine lordo, per tassi che si trovavano su valori sotto lo zero.
Basti pensare che il tasso a 1 mese è arrivato anche ad una percentuale del -0,5%, un valore davvero da record.
Per tutti questi motivi da quando è iniziato il 2021 il costo dei mutui è salito, sia per quanto riguarda i tassi fissi che relativamente ai tassi variabili.
Nel primo caso l’aumento è stato di quasi 30 punti base, nel secondo caso in media di 15 punti base.
Le previsioni per l’ultima parte dell’anno
Cosa succederà quindi per quanto riguarda la seconda parte dell’anno in corso?
Ci sarà sicuramente uno stop dei rialzi, che è risultato chiaro già nel corso dell’estate, con le prime evidenze di un calo dei valori.
Le previsioni per i prossimi mesi, quindi, per chi vuole acquistare un immobile, sembrerebbero positive, grazie ad un vero e proprio assestamento dei tassi di interesse.
È da dire, però, che la situazione potrebbe essere condizionata dagli istituti di credito, che stanno incrementando i valori dello spread.
In effetti bisogna pur sempre notare che i livelli dei tassi non potranno a lungo continuare ad essere molto bassi, anche per ciò che riguarda tutto l’andamento dell’economia in generale e il rapporto con i mutui in particolare.
Per questo potrebbe essere conveniente approfittare di una situazione favorevole che molto probabilmente non si verificherà facilmente nei prossimi anni.
Chi vuole richiedere un finanziamento per acquistare una casa deve comunque sempre tenere conto dei tempi necessari per tutta la procedura della compravendita, per avere le idee chiare sui tassi di interesse attuali e su quelli che potrebbero essere stabiliti nel momento della stipula del rogito.