I dubbi che sorgono sulla risoluzione consensuale del contratto di locazione non sono pochi. In questa guida ti forniremo tutte le informazioni che devi assolutamente sapere.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Che cos’è la risoluzione consensuale contratto di locazione
- Risoluzione consensuale di contratto di locazione: le regole
- Chi comunica la risoluzione del contratto di affitto?
- Cedolare secca e risoluzione consensuale dell’affitto
- Come compilare il modulo per la risoluzione consensuale del contratto di locazione
- Modello Risoluzione di Locazione Consensuale
Che cos’è la risoluzione consensuale contratto di locazione
La risoluzione consensuale del contratto di locazione si verifica quando sia il locatore che l’inquilino manifestano una volontà comune di porre fine all’accordo stabilito dal contratto di locazione.
A volte, più specificamente, è il locatore che vuole tornare ad avere disponibilità dell’immobile che ha precedentemente affittato, ma può incontrare la volontà dell’inquilino, che vorrebbe porre fine al godimento dell’abitazione, liberandosi però dall’obbligo di pagare il canone stabilito.
In questo caso la risoluzione consensuale non è sottoposta a vincoli formali molto particolari.
Però le volontà di risolvere il contratto devono essere disposte per iscritto, così come si è adottata la forma scritta per stipulare il contratto.
Quest’ultimo aspetto riguarda anche la risoluzione consensuale di un contratto di locazione commerciale.
Risoluzione consensuale di contratto di locazione: le regole
Ma quali sono gli adempimenti che sono previsti nel caso della risoluzione di un contratto?
Bisogna essere molto precisi su questo aspetto, soprattutto se ci sono delle situazioni che rimangono in sospeso tra locatore e affittuario.
Pensiamo per esempio a cosa possono prevedere le norme in vigore sulle eventuali spese della registrazione della risoluzione del contratto di locazione.
Come prima cosa occorre precisare che, così come previsto nel caso della stipula di un contratto di locazione, anche la risoluzione del contratto stesso, pur nel consenso delle due parti interessate, deve essere registrata e comunicata all’Agenzia delle Entrate.
Questa operazione è molto importante dal punto di vista fiscale, perché altrimenti le parti continueranno a pagare delle imposte direttamente collegate ai redditi derivanti dal rapporto di locazione.
Entro 30 giorni dalla risoluzione, bisogna versare l’imposta di registro, pari a 67 euro.
Il versamento deve essere fatto utilizzando il modello F24 Elide Editabile, sul quale va specificato il codice tributo 1503.
Chi comunica la risoluzione del contratto di affitto?
L’articolo della legge n. 488/1998 prevede che il conduttore può recedere in qualunque momento il contratto di affitto stipulato dando comunicazione sei mesi prima con una regolare raccomandata A/R.
Cedolare secca e risoluzione consensuale dell’affitto
Molto spesso infatti diversi proprietari di immobili da affittare, quando stipulano il contratto di locazione, scelgono l’opzione della cedolare secca, un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, oltre che delle imposte di bollo.
Questo regime fiscale agevolato consente di risparmiare anche nel caso della risoluzione consensuale del contratto di locazione.
Tuttavia ricordiamoci che, sia nel caso della scelta della cedolare secca che in mancanza di questa opzione, la risoluzione deve essere comunicata attraverso il modello RLI. Quest’ultimo può essere scaricato direttamente accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate.
Come compilare il modulo per la risoluzione consensuale del contratto di locazione
Come fare la risoluzione consensuale?
Come abbiamo detto in precedenza la risoluzione consensuale si verifica nel momento in cui entrambe le parti si trovano in accordo sull’interruzione del contratto di affitto.
Il documento che attesta la risoluzione consensuale del contratto di locazione, quando c’è accordo da entrambe le parti interessate, deve essere compilato specificando che si tratta proprio di una risoluzione consensuale.
Quindi si inseriscono tutti i dati del locatore e dell’affittuario, specificando le informazioni anagrafiche, l’indirizzo di residenza e il codice fiscale di entrambi.
Si deve fare in particolare una premessa in cui vengono riportati i dati relativi al contratto stipulato inizialmente.
Si riporta anche la data di registrazione del contratto stesso. Inoltre vengono specificati l’indirizzo e la città dell’immobile.
Le parti affermano che hanno stipulato un canone annuo di una determinata somma.
Poi si specifica che la durata della locazione è stata fissata in un determinato numero di anni e che adesso è venuto meno l’interesse di entrambi e proseguire nel rapporto che si è instaurato.
Per questo nel documento si scrive che sia il locatore che l’affittuario concordano di risolvere anticipatamente il contratto di locazione, senza corrispettivi a carico dell’uno o dell’altro.
Viene specificato anche quale sorte avrà la caparra versata dall’inquilino al locatore al momento della stipula del contratto di affitto.
Entrambe le parti concordano sull’uso a cui andrà destinata questa somma.
Inoltre devono accordarsi (altro elemento da specificare nel documento) a carico di chi sono poste le spese e la registrazione della risoluzione consensuale del contratto di locazione.
Infine vanno scritti il luogo e la data e sia il locatore che il conduttore firmano questo documento.
Modello Risoluzione di Locazione Consensuale
Dopo averti indicato tutte le informazioni utili sulla risoluzione consensuale del contratto di affitto noi di Likecasa abbiamo pensato di fornirti uno strumento molto utile.
Si tratta della bozza o facsimile della risoluzione consensuale del contratto di locazione.
E’ in formato word pertanto potrai scaricarlo e modificarlo.