Ci sono moltissimi motivi per i quali si decide di ristrutturare casa. Si possono effettuare interventi per rimodernare la propria abitazione, per renderla più ecosostenibile o per ridurre il rischio sismico.
In tal senso la legge prevede una serie importanti di agevolazioni e sgravi fiscali che spesso sono la molla che spinge a ristrutturare casa. In tal senso potremo contare su diversi tipi di bonus, senza dimenticare l’Iva agevolata al 10%.
Ristrutturare casa: come ottenere l’Iva al 10%
E’ possibile usufruire dell’Iva agevolata al 10% nel caso in cui vengono effettuai lavori di recupero del patrimonio edilizio. L’aliquota agevolata si applica solo se ceduti nell’ambito del contratto di appalto.
La legge di Bilancio 2018 ha chiarito come individuare correttamente il valore dei beni significativi quando nell’ambito dell’intervento vengono forniti anche componenti e parti staccate degli stessi.
In tal caso, l’individuazione dei beni che costituiscono una parte significativa del valore delle forniture effettuate nell’ambito di un intervento di recupero del patrimonio edilizio e delle parti staccate si effettua in base all’autonomia funzionale delle parti rispetto al manufatto principale.
A fornirci maggiore ausilio per sbrogliare ulteriormente la matassa per quanto riguarda l’applicazione dell’Iva in caso di ristrutturazione edilizia la legge 488/1999 che contiene l’elenco e la definizione della tipologia di interventi di recupero del patrimonio edilizio cui è applicabile l’Iva agevolata.
Come detto, però, ci sono diverse detrazione da poter sfruttare nel caso in cui vogliate ristrutturare casa. Come anticipato in precedenza, non solo l’aliquota ridotta al 10%.
Sarà possibile risparmiare fino al 50% sino ad massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare per i lavori di ristrutturazione eseguiti su abitazioni private sino alla fine del 2018.
Detrazione del 50% anche per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici classe A+ fino a una spesa complessiva di 10mila euro. Molto importate anche l’incentivo per i lavori di riduzione del rischio sismico in abitazioni in area sismica 1, 2, 3.
Le detrazione variano dal 50% fino all’80%, in relazione all’abbattimento del rischio sismico, per una spesa complessiva di 96mila europer ciascuna abitazione.