Il comune di Savona è riuscito ad incassare il 2,5% in più per quanto concerne l’Imu e la Tari, combattendo l’evasione delle imposta comunali. Nel 2017 le entrate sono state pari a 45 milioni e 786 mila euro.
Per quanto concerne l’Imu il comune ligure ha incassato 16 milioni e 281 mila euro, 13 milioni e 84 mila euro grazie alla Tari, 7 milioni e 485 mila euro di addizionale Irpef, Tasi 1 milione e 671 mila euro, l’imposta sulla pubblicità 620 mila euro e 268 mila euro di imposta di soggiorno. La riscossione è stata del 72,2%, con un recupero di 1,5 milioni di Imu e di 874 mila euro di Tari.
Ovviamente i dati forniti testimoniano il grande impegno dell’amministrazione comunale a combattere i furbetti delle imposte comunali, ma va da sè che il problema non è stato risolto perchè quasi un terzo degli abitanti non paga regolarmente tutte le imposte dovute.
Imu e Tari Savona: ecco le novità
Per evitare che il comune inviasse un avviso di pagamento con tanto di sanzioni, quindi, la gran parte degli abitanti di Savona hanno pensato bene di pagare l’Imu e la Tari
Comprensibilmente chi non paga le imposte sopracitate non sempre lo fa per evadere il fisco, ma in alcuni casi anche per reali problemi familiari.
Secondo le stime fornite dal comune di Savona al giornale La Stampa del 72,2% un 10% sarà quello che andrà a ruolo e per il quale partirà la riscossione coattiva. I mancati pagamenti si sentono di più sulla Tari rispetto all’Imu; riguardano magari quelle persone che vivono in affitto, con problemi economici che si trovano a dover fare una scelta su dove indirizzare le proprie risorse.
In crescita nel comune di Savona anche la riscossione delle entrate extratributarie ovvero quel denaro che il Comune incassa dai servizi e dalle istituzioni che gestisce direttamente, ad esempio le mense e i servizi assistenziali ma anche le multe. In questo caso la somma accertata è di 10 milioni e 135 mila euro con una percentuale di riscosso del 78,63%.