Sopraelevazione in Legno, in Metallo e in Muratura: Costi, Autorizzazioni, Cosa Dice la Legge!

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Quando parliamo di sopraelevazione si evidenziano alcune problematiche che è giusto considerare.

Infatti il diritto di sopraelevazione comprende alcune norme che apparentemente possono sembrare di facile interpretazione, ma in realtà si rivelano piuttosto complesse all’atto pratico.

Bisognerebbe per esempio capire innanzitutto se, quando ci si riferisce alle sopraelevazioni e quindi si pensa al concetto di nuovo piano, si devono intendere le costruzioni che corrispondono agli standard minimi di altezza, a cui di solito si riferisce un piano.

Oppure se va ricondotto nel concetto di sopraelevazione anche una costruzione che non fa altro che oltrepassare anche di poco l’originaria altezza del fabbricato.

Poi bisognerebbe capire anche se la sopraelevazione possa comprendere il recupero di sottotetti, dove possono essere ricavati anche degli appartamenti, senza comunque incidere sull’innalzamento dei muri perimetrali.

Che cosa dice la legge

È chiaro che rendere la casa più grande, attraverso una sopraelevazione, può essere una possibilità da non sottovalutare e può risultare piuttosto comoda.

Chi non possiede un sottotetto, ma abita all’ultimo piano di un edificio può guadagnare più spazio realizzando proprio una sopraelevazione.

Molti piani regionali sono riferiti proprio a chiarire le disposizioni che vanno rispettate in questi termini.

Infatti molte norme predisposte dal governo e dalle regioni permettono in alcune condizioni di aumentare la volumetria della casa per una percentuale pari al 20%.

Sulla sopraelevazione si è pronunciata anche la Corte di Cassazione.

In certi casi la Suprema Corte ha chiarito che si può parlare di sopraelevazione quando non ci si limita a delle modifiche soltanto interne che quindi sono contenute negli originari limiti del fabbricato.

La Cassazione ha specificato che si può parlare di sopraelevazione quando si superano questi limiti attraverso l’innalzamento dell’altezza dell’edificio e quando si sposta in alto la copertura del fabbricato.

È questo per esempio che ha detto la Corte con la sentenza numero 1498 del 1998.

Non sono mancate però su tale opinione tante opposizioni.

I materiali da utilizzare

La sopraelevazione è quindi un intervento di costruzione che si effettua sull’ultimo piano o sopra il lastrico solare.

Non a caso infatti si parla di sopraelevazione del lastrico solare o sopraelevazione del piano della casa.

Creare un nuovo piano ad una casa o creare una sopraelevazione sul lastrico solare di proprietà è dunque da considerare come un’estensione della superficie della propria abitazione.

Infatti consiste nell’aggiungere uno o più piani in altezza.

In pratica si effettua una sopraelevazione su un edificio esistente costruendo sull’ultimo piano.

La sopraelevazione indica un’estensione dello spazio in verticale.

Questa caratteristica è rilevante perché per prima cosa si deve basare alle caratteristiche statiche e strutturali del solaio, in modo da ovviare ad eventuali problemi di sicurezza, per capire quale peso il solaio è in grado di sopportare.

Questa verifica è essenziale anche per capire quali materiali si possono utilizzare per costruire al di sopra dell’edificio.

Infatti si può scegliere, oltre che la sopraelevazione di un edificio in muratura, qualcosa di più leggero, come per esempio una sopraelevazione in legno.

Sopraelevazione in legno

Naturalmente tutto ciò implica anche una differenza di prezzo per le spese che si vanno ad affrontare.

Infatti, per esempio, se consideriamo per la sopraelevazione in legno i costi, puoi spendere tra 1.400 euro e 1.800 euro al metro quadro commerciale.

Le strutture in legno sicuramente hanno alcuni vantaggi che non si possono sottovalutare.

Infatti riescono a permettere di costruire fino a 2-3 piani sugli edifici.

Inoltre, poiché oggi si utilizzano dei modelli prefabbricati, il montaggio e i lavori di costruzione sono piuttosto rapidi.

Il legno è un materiale ecologico, può avere delle elevate prestazioni termiche.

Ma ci sono comunque anche altri materiali che vengono tenuti in considerazione.

Sopraelevazione in metallo

Per esempio a questo proposito si possono vedere anche i vantaggi delle strutture metalliche.

Si tratta di strutture leggere, soprattutto realizzate in acciaio, che si dimostra un materiale molto versatile.

Di solito si adottano soluzioni con strutture composte da una orditura verticale e da una orizzontale, che poi vengono assemblate come se fosse una sorta di maglia reticolare.

Le autorizzazioni

Per realizzare questi interventi di solito servono delle specifiche autorizzazioni.

In genere si richiedono il permesso di costruire o la DIA.

Per quanto riguarda la sopraelevazione in condominio, bisogna dire che a livello legislativo questa è disciplinata dall’articolo 1127 del Codice Civile.

Secondo questa norma, il proprietario dell’ultimo piano di un edificio può costruire nuovi piani salvo che il titolo di proprietà ne disponga diversamente.

Sempre secondo lo stesso articolo del Codice Civile, la possibilità di costruire sopra spetta a chi è proprietario esclusivo del lastrico solare.

Inoltre è vietato costruire se le condizioni statiche dell’edificio non lo consentono.

La legge comunque assicura che i condomini possano opporsi alla realizzazione di questi lavori, nel caso in cui la costruzione degli altri piani vada contro l’aspetto architettonico dell’edificio oppure nel caso in cui diminuiscano l’aria o la luce dei piani al di sotto.

Come sanare quella abusiva

Se non si richiedono le necessarie autorizzazioni e non si provvede ad un’attenta verifica delle condizioni strutturali da rispettare, è possibile anche che venga prevista la demolizione della struttura.

In alcuni casi può essere richiesto in alternativa alla demolizione un risarcimento del danno.

Se avviene un danno che va contro il decoro architettonico dell’edificio, gli altri condomini possono presentare un’opposizione nel corso dei 20 anni successivi.

Dopo tale termine il proprietario che ha realizzato la costruzione acquisisce il diritto a mantenerla.

Nel caso in cui l’abuso sia soltanto di carattere formale, obbedendo alla disciplina edilizia urbanistica, è possibile ottenere il permesso della sanatoria.

In questo caso si può ottenere dopo che sia stata accertata la conformità della struttura.

Il rilascio del permesso in sanatoria è accompagnato generalmente al pagamento del contributo di costruzione che viene calcolato in misura doppia rispetto a quello corrente.

Il permesso deve essere dato, dopo la richiesta presentata, dal responsabile del competente ufficio comunale.

La risposta e l’accettazione del permesso devono avvenire entro 60 giorni.

Se si supera tale termine, la richiesta viene intesa come rifiutata.

Nel caso in cui l’intervento è stato realizzato in parziale difformità, il pagamento del contributo di costruzione è calcolato soltanto riferendosi alla parte della costruzione che non è conforme al permesso.

Tenendo in considerazione tutte queste disposizioni, si ha la possibilità di poter praticare la costruzione di uno o più piani sopra l’originario edificio, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla legge.

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