La School of Management del Politecnico di Milano ha elaborato e messo a punto un rapporto sul CrowdInvesting immobiliare.
Sono scaturiti dei dati molto interessanti, che fanno riflettere sul ruolo che ha il crowdfunding nel real estate.
Questo settore si sta ampiamente sviluppando e rappresenta oggi un punto di riferimento.
Si sono affermate infatti molte piattaforme, per le quali si evidenzia un’effettiva crescita.
Questo settore è nato negli Stati Uniti nel 2012.
A poco a poco si è diffuso in Europa, anche se il vecchio continente ancora rispetto agli Stati Uniti non è riuscito a cogliere tutte le potenzialità che un campo del genere può mettere a disposizione.
Sono stati fatti comunque anche in Europa dei passi da gigante e, in generale, come si evince anche dal rapporto del Politecnico, queste piattaforme rappresentano il 48% del mercato mondiale, almeno per quanto riguarda il lending immobiliare.
Molti servizi organizzando anche degli scambi fra investitori, per favorire la liquidità.
Altre piattaforme, invece, mettono a disposizione piani specifici per fare in modo che il capitale venga investito in altri progetti.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
La situazione del crowdfunding immobiliare in Italia
La situazione italiana non è da meno.
Gli ultimi dati mettono in evidenza che nel nostro Paese sono operative quattro piattaforme verticalizzate per quanto riguarda il real estate.
Comunque altre piattaforme di equity generaliste si stanno adattando, mettendo a punto servizi di questo genere, proprio che vertono sul settore immobiliare.
Analizziamo la situazione delle varie piattaforme, per comprenderne il loro stato.
Concrete Investing
Il primo progetto pubblicato da Concrete Investing si è avuto nel dicembre 2018.
Al 30 giugno la piattaforma aveva chiuso sette campagne complessivamente.
Il ticket minimo di partecipazione è stato pari a 5.000 euro per quasi tutte le campagne, tranne che per una, dove è stato corrispondente a 10.000 euro.
House4Crowd
La piattaforma House4Crowd, fondata da Francesco e Rosalia Chechile, si pone come una start up innovativa, a cui partecipano tanti investitori.
La sua ultima campagna è stata chiusa a settembre 2019 con una raccolta di 550.000 euro.
Build Around
Build Around ha pubblicato la sua prima campagna nel dicembre 2019.
Alla data del 30 giugno 2020 (periodo che è stato preso come punto di riferimento dal rapporto) aveva ancora una seconda campagna in raccolta.
Walliance
Walliance è stata fondata nel 2017 dal Gruppo Bertoldi.
Si è verticalizzata tra le prime piattaforme proprio nell’ambito immobiliare, essendo autorizzata dalla Consob.
Ha pubblicato 17 campagne, tutte chiuse con un certo successo.
Walliance ha adottato un piano per espandersi anche in Francia.
Il segmento lending
Per quanto riguarda il segmento lending, sempre prendendo come punto di riferimento la data del 30 giugno 2020, in Italia è stato riscontrato l’operato di sette piattaforme nel campo specifico dell’immobiliare.
Si tratta di Bridge Asset, Recrowd, Re-Lender, Rendimento Etico, Trusters, Housers e Crowdestate.
Vediamo di analizzare la loro situazione punto per punto.
Recrowd
A Recrowd è stato riconosciuto un premio nel 2019 tra le start up più innovative del momento.
La società, fondata da Gianluca De Simone, Simone Putignano e Massimo Traversi, si è occupata anche di equity crowdfunding.
Fino al 30 giugno di quest’anno aveva raccolto più di 570.000 euro su sette progetti, tutti orientati in Lombardia.
Bridge Asset
La piattaforma Bridge Asset è stata fondata da Alberto Dente.
L’importo minimo di investimento corrisponde a 500 euro.
Al 30 giugno 2020 il servizio stata raccogliendo il suo primo progetto con un target di 900.000 euro.
Re-Lender
Re-Lender si occupa soprattutto di riconversione industriale, ecologica e tecnologica.
Negli ultimi 12 mesi ha lanciato 20 progetti in 6 regioni differenti.
L’importo totale finanziato corrisponde a 3.825.000 euro.
La piattaforma in questione si suddivide in progetti che operano in diverse categorie: Re-Urban per le riconversioni urbane, Re-Green per le riconversioni ecologiche, Re-Start per i finanziamenti corporate a PMI, Re-Convert per le riconversioni industriali, Re-Build per le riconversioni immobiliari.
Rendimento Etico
La società di Rendimento Etico è controllata da Case Italia Srl.
L’obiettivo è quello di finanziare la ristrutturazione di debiti ipotecari di persone e imprese che hanno difficoltà nel ripagare il debito e quindi rischiano il pignoramento.
È questa la dimensione etica che sta alla base della piattaforma, che vuole tutelare chi si trova in situazioni di difficoltà.
Infatti il servizio funziona conducendo una trattativa con i creditori prima che l’immobile venga messo all’asta.
A questo punto la casa viene acquistata e viene preso in carico il debito.
Come finalità ultima c’è quella di rivendere la casa per azzerare il debito.
Al 30 giugno 2020 Rendimento Etico aveva raccolto più di 11 milioni di euro operando su 42 progetti.
Crowdestate
Crowdestate è una piattaforma di lending attiva già dal 2004 in Estonia.
Oggi può contare su 48.000 investitori, il cui apporto proviene da 123 diversi Paesi del mondo.
In Italia opera dall’agosto del 2018, finanziando molti progetti soprattutto in alcune regioni, come la Lombardia, il Piemonte, la Toscana, l’Emilia Romagna, la Liguria e la Basilicata.
Propone anche una forma automatizzata di investimento.
Infatti l’utente, dopo aver scelto alcuni parametri, dà in gestione il capitale che desidera alla piattaforma, suddividendolo in vari progetti.
Per quanto riguarda i progetti italiani, fino al 30 giugno 2020 sono stati 27 e il denaro raccolto corrisponde a 6,34 milioni.
Negli ultimi 12 mesi i progetti finanziati sono stati 19, per un importo pari a 3,77 milioni.
Trusters
Trusters è operativa dal dicembre 2018.
Il principale obiettivo è quello di proporre dei finanziamenti da condurre in un periodo limitato, da 6 mesi ad un anno.
Agisce soprattutto nelle aree di Milano e in Sardegna, anche se ultimamente sono state prese in considerazione anche altre province della Lombardia.
Con Trusters l’investimento minimo è di 100 euro.
Il modello è quello di offrire una trattativa personalizzata del prestito.
Al 30 giugno di quest’anno la piattaforma aveva raccolto 5,9 milioni di euro da 57 progetti.
Housers
Inizialmente Housers offriva sia investimenti in equity che in lending.
Poi, a partire dal maggio 2017, si è concentrata soltanto nel settore del lending.
All’inizio i principali progetti di investimento riguardavano le città spagnole, poi l’offerta è stata allargata anche ad altri Paesi europei.
Nell’aprile 2017 è sbarcata in Italia.
Per i progetti italiani sono disponibili tre tipi diversi di investimenti.
La prima è la tipologia Risparmio, con prestiti a lungo termine dai 5 ai 10 anni.
La seconda tipologia si chiama Investimento: sono prestiti partecipativi a breve termine, da 12 a 24 mesi, che riguardano la ristrutturazione o la costruzione di immobili destinati alla vendita.
La terza tipologia prende il nome di Tasso Fisso: sono prestiti a medio termine da 12 a 36 mesi per nuove costruzioni.
I progetti italiani di Housers hanno raccolto fino al 30 giugno 11,71 milioni.
Le prospettive per il crowdfunding immobiliare
Il rapporto fornito dal Politecnico è stato molto chiaro anche in termini di prospettive future per il crowdfunding immobiliare.
Gli esperti pensano infatti che il real estate crowdfunding sarà uno dei settori che più cresceranno in Italia nei prossimi anni.
Quasi sicuramente a queste piattaforme già esistenti se ne aggiungeranno delle altre.
Per questo ritengono che il finanziamento per i progetti immobiliari potrebbe essere anche uno degli elementi più importanti per far leva sul credito bancario e potrebbe rappresentare una via praticabile dopo la crisi finanziaria.