Bella iniziativa quella adottata dal comune di Milano che agevolerà i proprietari di ristoranti, supermercati, negozi, bar e laboratori del settore alimentare che doneranno proprie eccedenze alimentari riducendo del 20% la Tari.
Non si tratta, però, della prima volta. Già diversi comuni d’Italia hanno adottato questa misura prevista dalla legge Gadda. Il primo in ordine di tempo è stato il comune di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia.
Per quanto concerne le città di medie dimensioni la prima ad adottare tale provvedimento, riducendo la Tari del 20% è stata Varese. Milano, invece, è la prima città d’Italia di grandi dimensioni ad adottare il provvedimento.
Tari Milano: ecco come fare
I proprietari di ristoranti, supermercati, negozi, bar e laboratori del settore alimentare avranno tempo fino al 30 aprile per presentare un progetto di donazione, grazie al quale potranno vedere scendere la propria Tari scendere del 20%.
Come detto Milano non è la prima città ad adottare il provvedimento. Com’è comprensibile la percentuale varia in base al cibo donato a fini sociali, in tal senso stanno lavorando al progetto anche i comuni di Genova e Roma.
La legge Gadda, contro lo spreco alimentare, prevede che lo sconto sulla Tari possa arrivare fino al 50% della parte variabile e tale sarà stabilita ogni anno da una delibera di giunta, per il 2018 è fissata nel 20%.
La riduzione, come anticipato, sarà proporzionale alla quantità di cibo donato. Per poter usufruire dello sconto le imprese di Milano dovranno presentare entro il 30 aprile una autocertificazione che indica le organizzazioni a cui consegneranno le eccedenze e la stima delle quantità che saranno donate.
D’altro canto anche i soggetti chericevono le donazioni dovranno produrre una autocertificazione attestanti la loro qualifica di Onlus. Lo sconto sarà applicato a conguaglio nell’anno successivo. Nel solo comune di Milano sono circa 10mila le attività che potranno potenzialmente usufruire della riduzione sulla Tari con un valore stimato di circa 1,8 milioni di euro.